Pucciniano, scontro tra Usb e Fondazione

Pucciniano, scontro tra Usb e Fondazione

Redazione

di Redazione

Viareggio - Botta e risposta tra sindacato di base ed ente su esternalizzazioni e premi ai lavoratori.

“Nessuna esternalizzazione di orchestra, coro e tecnici. Questi da anni vengono ingaggiati con forme contrattuali stipulate con soggetti giuridici collettivi”: la Fondazione Festival Puccini ribatte così all’allarme lanciato nei giorni scorsi dall’Unione Sindacale di Base in merito all’annuncio attraverso una lettera dello stesso ente, di una imminente esternalizzazione di musicisti e maestranze. Ma il confronto-scontro tra sindacato e fondazione non si limita a questo. Secondo Usb “Il bilancio preventivo provvisorio 2026 non contempla il premio produzione e l’accordo
integrativo è stato ignorato”, in violazione degli impegni presi dall’ente alla vigilia della rappresentazione di Turandot che avevano permesso di evitare lo sciopero. “I premi di produzione previsti negli accordi sono stati integralmente liquidati e sono in via di completamento quelli relativi a cachet artistici e collaborazioni varie” replicano ancora dalla Fondazione. Tutto chiaro? Non proprio. “La cultura non può andare in scena a spese della precarietà, dei bassi salari e della sicurezza di chi lavora. Il
personale deve essere assunto direttamente dalla Fondazione” insistono da Usb. “La riorganizzazione avviata nel 2024-2025 ha già prodotto risultati riconoscibili e misurabili” ribatte la Fondazione citando, tra le varie cose, gli eccellenti numeri su presenze e incassi dell’ultima edizione del festival .