Arte protagonista della primavera a Pietrasanta

Arte protagonista della primavera a Pietrasanta

Redazione

di Redazione

Doppio appuntamento con l'arte a Pietrasanta: nel weekend di Pasqua sono state inaugurate due mostre in altrettanti spazi espositivi del centro storico, patrocinate dal Comune e a ingresso libero.

Una pittura capace di cogliere l’intimo delle cose, che improvvisamente riesce a far riaffiorare nell’artista i pensieri e i ricordi di una vita: è la mostra antologica “Dipinti” del pittore viareggino Giorgio di Giorgio inaugurata sabato scorso nella sala del San Leone a Pietrasanta.

Dopo aver frequentato l’Istituto d’arte di Napoli e conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze, presso la scuola di Pittura, Di Giorgio ha dedicato tutta la sua vita all’arte e al sociale. L’esposizione, curata dal professor Marcello Ciccuto, racconta in una quarantina di opere paesaggi apuani, marini e luoghi storici di Viareggio dai quali riemergono immagini di quell’infanzia che ha formato il percorso artistico del pittore.

Un omaggio all’artista anche dall’amico fotografo Luciano Bonuccelli: insieme, nel 2013, avevano presentato sempre a Pietrasanta la mostra “Due sguardi sul mondo”, a palazzo Panichi. L’esposizione, allestita con il patrocinio del Comune, è visitabile con ingresso libero fino al 1° maggio.

La Sala della Grasce, sempre nel fine settimana pasquale, ha visto l’inaugurazione di “Anitya”, la mostra di pittura della visual artist e designer Chiara Giannini Mannarà. L’esposizione, curata da Silvia Nonaizzi, prende il nome da un termine sanscrito che indica il cambiamento ed è proprio a partire da questo concetto che l’artista rappresenta, con riferimento continuo all’universo femminile, la ciclicità dell’esistere: la vita si realizza nell’istante in cui si nasce e si esaurisce nella morte che, però, è condizione necessaria per la rinascita. Guardando a religioni e rituali dell’America Latina, Egitto, Grecia e Giappone, Mannarà rappresenta la figura femminile in versione umana e animale per esaltare il suo ruolo di entità che dà origine e continuità alla specie.