Il patrono e la gazzarra; San Paolino tra sacro e tradizione

Il patrono e la gazzarra; San Paolino tra sacro e tradizione

Redazione

di Redazione

LUCCA - Il sacro e la tradizione nel giorno di San Paolino, patrono di Lucca e della Diocesi. In mattinata. nella chiesa di san Paolino, si è tenuta la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Paolo Giulietti alla presenza delle istituzioni e delle autorità del territorio lucchese.

Nell’omelia, monsignor Giulietti ha ricordato l’importanza del ricordo dei padri fondatori, nella Chiesa come nella società. “Riportiamo con passione e coraggio gli ideali evangelici tra i giovani”, ha aggiunto Giulietti che ha poi dato il via al progetto «Otri nuovi», una proposta pastorale proprio per sollecitare l’intera comunità a farsi carico della crescita cristiana delle nuove generazioni.

Dopo la celebrazione, spazio alla tradizione con la gazzarra che si è tenuta alla cannoniera del baluardo San Donato, dove con l’associazione Historica Lucense è stato rievocato con i colpi di artiglieria il  “miracolo” del Santo Patrono di Lucca. Il 12 luglio 1664 i cannoni posti sulle mura a Porta San Donato vennero fatti sparare per onorare la memoria del santo, ma i colpi furono diretti per sbaglio sulla folla. Miracolosamente però non ci furono né morti né feriti.

L’esibizione dei colpi di artigliera è stata seguita, oltre che dal sindaco Pardini, da una piccola folla di turisti e lucchesi.