CAPANNORI - La giunta Del Chiaro ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica e adesso va a caccia dei fondi regionali per realizzare l'intervento. Ecco tutti i dettagli.

Realizzare un ‘polmone verde’ nel centro di Capannori per migliorare la qualità dell’aria ma anche per offrire ai cittadini un grande spazio all’aperto per attività sportive, relax e tanto altro. Si chiama bosco urbano ed è il progetto ambizioso su cui punta l’amministrazione guidata dal sindaco Giordano Del Chiaro.
La giunta proprio negli scorsi giorni ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica da 1 milione e 305mila euro e adesso il Comune andrà a caccia dei fondi regionali per realizzare l’intervento. Il bosco urbano sarà diviso in aree tematiche e accoglierà un emiciclo per eventi pubblici, laboratori e teatro di figura, ma anche un’area ristoro e uno spazio per le installazioni temporanee.
Lo scorso 15 aprile l’assemblea consiliare di Capannori ha approvato la delibera relativa all’acquisto dei terreni per una superficie totale di oltre 30mila metri quadrati situati in contiguità con proprietà comunali nell’area vicina alla sede comunale, tra la mensa comunale, via della Piscina e via dei Colombini, dove sarà proprio realizzato il bosco urbano.
Il progetto
Descrizione dell’intervento. “L’intervento si fonda su un progetto unitario, in cui le funzioni e le sistemazioni verdi sono progettate in modo strettamente interconnesso e complementare – si legge sul documento pubblicato sull’albo pretorio del Comune -. Il verde diventa il contesto naturale che abbraccia e sostiene tutte le funzioni proposte, mentre le attività che si svolgeranno nel parco, a loro volta, arricchiscono e potenziano l’esperienza della natura, promuovendo una sinergia tra verde e funzioni che rispetta la necessità di preservare il paesaggio e la biodiversità e risponde alle necessità di socializzazione, educazione e svago, garantendo un’alta qualità di vita. Le aree verdi non sono semplicemente spazi di fruizione passiva, ma diventano luoghi funzionali dove ogni intervento di sistemazione vegetale è pensato per supportare e potenziare le attività previste. Connessioni e integrazione urbana. La rete dei percorsi interni al parco è stata progettata in stretta relazione con i principali poli attrattivi presenti nell’intorno urbano. La presenza di funzioni pubbliche (municipio, uffici, Usl), servizi collettivi (mensa comunale, centro cittadino), attrezzature sportive (piscina, stadio) e infrastrutture per la mobilità dolce (pista ciclopedonale esistente) ha orientato la configurazione dei tracciati, con l’obiettivo di garantire continuità, accessibilità e fruibilità. I percorsi principali connettono direttamente questi poli al cuore del parco, diventando assi strutturanti dell’intero sistema. Allo stesso tempo, i percorsi secondari consentono un’esplorazione più intima degli spazi verdi, adattandosi ai flussi spontanei degli utenti e promuovendo un’esperienza immersiva nel paesaggio. Il progetto inoltre prevede la realizzazione di un sistema di connessione funzionale con l’area archeologica situata nella zona nord dell’area. Attualmente poco conosciuta e scarsamente frequentata, tale area rappresenta una risorsa culturale di grande valore, il cui potenziale risulta ancora inespresso. L’intervento si configura come un’azione strategica di integrazione urbana, finalizzata a valorizzare il patrimonio archeologico attraverso un miglioramento dell’accessibilità fisica e percettiva, promuovendo una fruizione consapevole, sostenibile e continuativa del sito”.
“All’interno dell’area di intervento sono state inserite delle radure – si legge sul progetto di fattibilità economica -, pensate per offrire differenti opportunità di fruizione. Sono spazi aperti e permeabili definiti da anelli di alberature, pensati per creare ambienti protetti, suggestivi e multifunzionali. La loro configurazione favorisce una percezione intima e immersiva della natura, pur mantenendo un forte legame con il sistema dei percorsi e delle attività del parco. Ognuna di queste radure assume una funzione specifica – dal gioco libero, al relax, fino all’attività sportiva – ma tutte sono accomunate da un linguaggio progettuale che valorizza la semplicità, la flessibilità e l’armonia visiva. La disposizione circolare delle alberature contribuisce a generare un senso di continuità e accoglienza, mitigando l’impatto degli elementi artificiali e favorendo l’integrazione tra natura e funzione”.
“Dal punto di vista ecologico, le radure offrono nuove nicchie ambientali, potenziate da semine miste (prati standard e wild flower), che arricchiscono la biodiversità locale e rendono lo spazio dinamico e in evoluzione nel corso delle stagioni. Le radure sono interconnesse tramite percorsi accessibili e fruibili, tutti in materiale drenante, pensati non solo per facilitare il raggiungimento delle singole aree, ma anche per collegare i poli attrattivi presenti nell’intorno dell’area. A ciascuna radura è assegnato uno scopo specifico, integrato armoniosamente nel contesto naturale e paesaggistico”.
“Area per attività sportive. Concepita come uno spazio aperto e flessibile, con una forma di semicerchio mantenuto a prato. Questa configurazione semplice e accessibile consente l’utilizzo per attività sportive a corpo libero, come yoga, ginnastica, allenamenti funzionali e giochi informali, promuovendo il movimento all’aria aperta in un contesto naturale e accogliente. Lo spazio è stato pensato con una vocazione evolutiva, in grado di adattarsi nel tempo alle esigenze della comunità. In futuro, l’area potrebbe essere parzialmente strutturata per accogliere interventi più specifici, come ad esempio la realizzazione di uno skatepark, di un’area fitness attrezzata o di campi sportivi leggeri, senza compromettere l’equilibrio paesaggistico del parco, con l’obiettivo di mantenere l’identità verde e aperta dello spazio, pur favorendo nuove occasioni di aggregazione, benessere e dinamismo per tutte le fasce d’età. Emiciclo. Area pensata per eventi pubblici di piccole dimensioni come laboratori all’aperto, racconti, teatro di figura, ma anche per attività scolastiche o associative. Spazio progettato come piccolo emiciclo circondato da una natura rigogliosa, che crea una cornice accogliente per attività all’aperto. Pur essendo uno spazio progettato, appare spontaneo e organico, frutto di una progettazione che permette di adattarsi a diverse esigenze di utilizzo, mantenendo una bellezza naturale. Particolare attenzione è stata dedicata alla progettazione delle sedute, perfettamente integrate nel paesaggio, realizzate attraverso la modellazione del terreno. Queste sedute conformate direttamente dal suolo si configurano come elementi ibridi tra infrastruttura e morfologia naturale: leggere variazioni altimetriche danno forma a superfici inclinate o leggermente rialzate, pensate per la sosta. Le linee sinuose del terreno modellato sono rifinite con bordature in acciaio corten, materiale scelto per la sua durabilità, per il caratteristico aspetto materico e per la sua capacità di dialogare cromaticamente con il paesaggio circostante, esaltandone la naturalezza senza mimetizzarsi del tutto. L’uso del corten, in questo contesto, non ha solo una valenza funzionale, ma diventa anche elemento di mediazione tra naturalità e costruito, contribuendo a definire una grammatica progettuale sobria ma espressiva”.
“Area ristoro. Spazio pensato per offrire momenti di pausa e convivialità all’interno del parco, immersi nel verde. È attrezzata con tavoli da picnic, distribuiti sia in zone all’aperto, per chi desidera godere pienamente del contatto con la natura, sia sotto pergolati in legno, che garantiscono ombra e riparo nelle ore più calde o in caso di pioggia leggera. La scelta dei materiali naturali e delle strutture leggere riflette l’attenzione alla sostenibilità e all’integrazione paesaggistica. L’area si configura come un luogo accogliente e informale, adatto a pranzi all’aria aperta, merende, letture o semplici momenti di sosta. Facilmente accessibile dai percorsi principali, si pone come punto di riferimento per famiglie, gruppi o singoli visitatori, contribuendo a rendere il parco un vero spazio di socialità diffusa. Piazza verde. Spazio aperto e permeabile, situato in continuità con l’area ristoro, con la quale forma un sistema organico pensato per accogliere momenti di aggregazione, socialità e uso spontaneo. Caratterizzata da un ampio tappeto erboso pianeggiante, questa radura si presta a molteplici interpretazioni d’uso: da semplice zona di relax a spazio per eventi temporanei, letture all’aperto, piccole esibizioni o laboratori collettivi. La sua flessibilità la rende un luogo di supporto alle attività della vicina area picnic, ma anche uno scenario indipendente, capace di accogliere iniziative promosse dalla comunità. In questo modo, la Piazza Verde diventa una sorta di “cuore conviviale” del parco, dove natura e relazioni si intrecciano in un equilibrio libero da schemi rigidi, lasciando spazio alla creatività e all’improvvisazione. Installazioni temporanee o artistiche. Area pavimentata destinata ad ospitare diverse attività, quali land art, mostre all’aperto, e interventi di arte partecipata, creando un dialogo tra l’arte contemporanea e la natura. Spazio per il relax informale. Area dove godere della tranquillità del parco, stendendosi sull’erba o su delle cunette inerbite create tramite leggera modellazione del terreno. Le piante e le formazioni naturali che delimitano l’area creano un’atmosfera intima e rilassante, dove è possibile entrare in contatto diretto con la natura. Area per il gioco non strutturato. Lo spazio dedicato ai più piccoli è concepito come un’area di gioco libero, pensata per stimolare la creatività, la fantasia e l’interazione diretta con l’ambiente naturale. In linea con i principi del progetto, l’area non prevede attrezzature prefabbricate, ma si struttura attraverso elementi semplici e autentici come tronchi, massi, legni naturali e superfici irregolari, che invitano i bambini a esplorare, arrampicarsi, inventare e trasformare l’ambiente secondo le proprie regole. All’interno dell’area è previsto anche un labirinto vegetale, realizzato con essenze profumate, che offre un’esperienza sensoriale coinvolgente. Completano lo spazio sedute e tavoli in legno, che rendono la radura adatta anche per attività didattiche all’aperto, merende, momenti di socializzazione tra famiglie o laboratori creativi. Nel disegno dell’area, le radure sono state concepite come spazi di apertura all’interno della maglia vegetale, con una funzione specifica: favorire la socializzazione spontanea in un contesto naturale. Questi vuoti intenzionali nella struttura arborea funzionano come stanze all’aperto, in grado di ospitare momenti di sosta, incontro e fruizione collettiva, senza interrompere la continuità ecologica del paesaggio. Dal punto di vista ecologico e compositivo, le radure introducono una variazione morfologica utile anche alla biodiversità, creando condizioni favorevoli per l’insediamento di specie floristiche erbacee e insetti impollinatori. L’interazione tra funzione sociale e valore ecologico diventa quindi un elemento cardine del progetto, che mira a coniugare fruibilità e sostenibilità ambientale”.
Obiettivi della proposta. “Ridurre gli inquinanti atmosferici attraverso la riqualificazione e l’ottimizzazione delle superfici verdi esistenti. Le aree, già a destinazione verde, verranno valorizzare con piante a bassa manutenzione, capaci di assorbire gli inquinanti atmosferici (PM10, PM2.5, CO₂, NOₓ) e mitigare il microclima urbano. L’intervento non prevede nuovo consumo di suolo né nuova impermeabilizzazione, ma si configura come un miglioramento qualitativo del patrimonio verde, con una logica di ottimizzazione ecologica e di efficienza ecosistemica. Incrementare la biodiversità urbana, con l’inserimento di diverse specie vegetali utili alla fauna, e alla creazione di micro-habitat e corridoi ecologici; Riqualificare e rinaturalizzare l’area per aumentare i servizi ecosistemici e la fruibilità pubblica. Il progetto prevede un nuovo parco attrezzato, con percorsi e funzioni distribuiti in modo da mantenere la permeabilità dei suoli, favorire il deflusso naturale delle acque meteoriche e ridurre l’isola di calore. Le nuove funzioni sono inclusive e rivolte a diverse fasce di popolazione. Le nuove funzioni introdotte — pensate per essere inclusive, trasversali e di interesse per diverse fasce di popolazione — mirano a rafforzare il legame tra cittadinanza e spazio pubblico, contribuendo contestualmente alla riduzione dell’isola di calore urbana e al miglioramento complessivo della qualità ambientale – si legge ancora nel documento pubblicato sull’albo pretorio -. Sensibilizzazione della cittadinanza e promozione di comportamenti virtuosi, attraverso percorsi partecipativi, installazioni didattiche, laboratori ambientali e sistemi di monitoraggio condiviso”.