CALCIO C - Si inizia ad infiammare la doppia e decisiva sfida salvezza tra la Lucchese e il club ligure. Risaliti sul mercato di riparazione dei rossoneri: "Concorrenza sleale"
Inizia ad infiammarsi la doppia e decisiva sfida per la salvezza tra Lucchese e Sestri Levante. Mancano ormai 8 giorni al match di andata dei playout, in programma sabato 10 maggio alle 20 in terra ligure, e ad accendere la sfida sono state le discusse parole rilasciate dal presidente del Sestri Levante, Stefano Risaliti, a Il Secolo XIX. Il patron del club ligure ha risposto alle parole rilasciate da mister Giorgio Gorgone in sala stampa dopo la vittoria al Porta Elisa contro la Torres, che aveva definito “non sportivamente corretto giocare i playout con 14 punti di distacco dalla penultima, ma naturalmente corretto vista la penalizzazione”. La discutibile replica di Risaliti non è tardata ad arrivare: “Come si può facilmente intuire dalle istanze di fallimento presentate da diversi soggetti, tra gli altri la Procura della Repubblica, la Lucchese è una squadra fallita – ha dichiarato -. Cioè noi andremo a Lucca ad affrontare una squadra che dopo poche settimane, qualunque sia l’esito del campo, ha pochissime chance di sopravvivere. E poi c’è la questione mercato di riparazione. A gennaio nonostante ci fosse stato un passaggio di proprietà e un altro fosse alle porte, la Lucchese ha effettuato una campagna acquisti molto importante. Prendendo giocatori che poi non hanno visto neppure un centesimo. Ho subito quella che a casa mia si chiama concorrenza sleale”. Ha concluso riferendosi all’arrivo a gennaio di giocatori come Benedetti, Rizzo e Ballarini, dimenticandosi però che prima di arrivare a Lucca erano ai margini delle rispettive precedenti squadre e con pochissimi minuti giocati. Nel frattempo, tralasciando le polemiche, la preparazione della Lucchese va avanti. L’obiettivo adesso è quello di recuperare giocatori importanti come Tumbarello e lo stesso Ballarini per il primo round per conquistare la salvezza.