CALCIO C - La gara di ritorno di sabato sera contro il Sestri Levante assume un valore altissimo. Lo ha ribadito in queste ore anche Jacopo Coletta (nella foto), capitano e leader storico della Lucchese. Il rinvio dell'udienza al 21 maggio lascia intendere che forse c'è ancora uno spiraglio per salvare la Pantera dal quarto fallimento a patto però di mantenere la categoria.

Così parlò il capitano Jacopo Coletta. A Lucca ormai da un lustro e con la maglia rossonera quasi come una seconda pelle il 33enne portiere romano lo ha fatto intendere a chiare lettere. La partita di sabato sera, gara di ritorno dei playout contro il Sestri Levante, è probabilmente una delle più importanti nella storia della Lucchese. Sicuramente la più importante almeno dal 2002 e da quel famoso match per la B contro la Triestina. Stavolta ci permettiamo di dire anche di più. Vero che allora sfumò in modo pazzesco la possibilità di tornare in cadetteria ma qui ne va (forse) della sopravvivenza stessa della società rossonera. Ci spieghiamo meglio. Chiaro e limpido che il rinvio dell’udienza sul fallimento a mercoledì 21 maggio non può essere soltanto casuale. Pare infatti, anche se ormai andiamo con i piedi di piombo e le zavorre allacciate, che ci sarebbe il concreto interessamento di qualcuno che vorrebbe davvero salvare il salvabile prima che sia troppo tardi. Sul piano tecnico il Sestri, che sarà privo di Furno (squalificato) ma che riparte dal 2 a 1 del match di andata, potrà impostare la partita col vantaggio che anche un eventuale pareggio lo salverebbe. Ciò non significa però che la squadra di Gorgone dovrà andare all’arrembaggio rischiando le ripartenze dei liguri. La Lucchese dovrà  attaccare si, ma con equilibrio magari sostenuta dal grande pubblico che tiene a cuore i colori della Pantera. 120 anni di storia da non buttare nel cestino nella speranza che con il mantenimento della serie C da lunedì in poi tutto converga verso il meglio anche se non è facile essere ottimisti.