PORCARI - Sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Sono le accuse pesantissime di cui deve rispondere il 20enne di Torre del Lago che aveva promosso le "camminate" per la sicurezza contro lo spaccio. Il fidanzato, 33 anni, liberato dai Carabinieri

Aveva segregato in casa il compagno picchiandolo con un manganello e, puntando il coltello al collo, lo aveva minacciato ripetutamente di morte se solo avesse tentato la fuga. E per fermarlo è stato necessario l’intervento dei Carabinieri.
Adesso è accusato di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali Leonardo Pistoia. Parliamo del 20enne di Torre del Lago salito alle cronache nelle ultime settimane per aver organizzato tre “Camminate per la sicurezza” per fermare lo spaccio di droga nelle pinete della Marina. Il ragazzo, disoccupato e incensurato, è stato arrestato lunedì pomeriggio a Porcari dove vive la vittima, un 33enne con il quale aveva da tempo una relazione. Sono stati i genitori ad allertare i militari del Radiomobile di Lucca, costretti a staccare la corrente dall’abitazione al loro arrivo per costringere i due, barricati in casa, ad uscire fuori. Stando al racconto del compagno, i maltrattamenti del giovane Pistoia erano iniziati a febbraio: violenze psicologiche, minacce, danneggiamenti dell’auto e percosse fino all’ultima tremenda aggressione in casa. Il 20enne si trova adesso in carcere a Lucca in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
La notizia ha sconvolto Torre del Lago dove Pistoia si era messo al centro di una martellante campagna per la difesa della legalità, ottenendo il supporto di centinaia di cittadini e persino del deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi e del sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini. Ma non solo. Il 10 agosto scorso aveva denunciato pubblicamente di essere stato aggredito di notte sulla Marina da due presunti spacciatori ricevendo una coltellata al volto: un’aggressione che il ragazzo aveva descritto come una ritorsione dei pusher per la sua battaglia contro il traffico di droga. Da questo racconto era addirittura scaturita in poche ore una fiaccolata di solidarietà.
In realtà questo episodio adesso è al vaglio delle forze dell’ordine. Non si esclude infatti che Pistoia non sia stato affatto aggredito dai pusher bensì che la ferita riportata (con tanto di foto pubblicate sui social) fosse l’effetto di una colluttazione, forse proprio con il fidanzato che lo stesso Pistoia avrebbe poi aggredito e maltrattato in queste ultime ore a Porcari.