Una legge nazionale per salvare il Carnevale

Una legge nazionale per salvare il Carnevale

Lorenzo Bertolucci

di Lorenzo Bertolucci

VIAREGGIO - Dopo aver salvato il Pucciniano, i parlamentari lucchesi ci riprovano con il Carnevale di Viareggio. La senatrice Granaiola ha presentato un disegno di legge per assicurare 1,2 milioni all’anno alla manifestazione.

Dopo aver salvato il Pucciniano, i parlamentari lucchesi ci riprovano con il Carnevale di Viareggio. In particolare è la senatrice Manuele Granaiola che prima delle chiusura delle legislatura viene in soccorso di uno dei patrimoni culturali e popolari più importanti della città.
Nel disegno di legge presentato in Senato si chiede di inserire il Carnevale di Viareggio e quello di Venezia tra le manifestazioni da finanziare attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo. A partire dal 2013 ogni anno a ciascuno dei due carnevali andrebbero 1 milione e 200 mila euro, mentre 600.000 euro andrebbero a tutte le altre manifestazioni carnevalesche di rilievo nazionale, in numero comunque non superiore a sette.
1 milione e 200 mila euro all’anno, dunque. Una cifra notevole che sicuramente sarebbe fondamentale per risolvere i problemi dello storico carnevale viareggino nato nel 1873.
La notizia è stata accolta con grande soddisfazione da Fabrizio Galli, presidente dei carristi: “Sono molto contento, da tempo chiedevemo una legge di questo genere. Adesso è necessario che anche gli altri parlamentari locali sostengano Manuela Granaiola”. Intanto si avvicina la prima scadenza importante per il Carnevale 2013: giovedì i carristi dovrebbero avere il primo acconto economico per la costruzione delle opere in lavorazione. “Sono tre mesi che lavoriamo anticipando i soldi anche per i dipendenti – spiega Galli -. Speriamo non ci siano ritardi, altrimenti dovremo bloccare i lavori”.