La Lega Pro si dà gli otto giorni

La Lega Pro si dà gli otto giorni

Guido Casotti - casotti@noitv

di Guido Casotti - casotti@noitv

CALCIO LEGA PRO - Mentre prosegue l'attività precampionato delle varie squadre tra amichevoli e Coppa Italia, sta per scoccare l'ora della verità e delle decisioni della Giustizia Sportiva. I casi Catania, ma anche Teramo e Savona, condizioneranno gironi e calendari che saranno resi noti solo fra una settimana.

 

Voglia di calcio vero e di…campionato. Ma quest’anno il preambolo rischia di essere più lungo del solito anche se dalle parti della FIGC confermano la ferma volontà di dare il via alle danze il 6 settembre.Come detto a suo tempo e come più volte ribadito. Mancano conferme anche sulla formula del progranmma delle gare “spezzatino” non troppo gradito dai tifosi e accettato seppur a malincuore da molte società. Di fatto sul piatto ci sono le vicende scottanti di un’altra estate bollente che neppure i temporali di queste ore sembrano mitigare. I casi-Catania e Teramo-Savona, anzi Savona-Teramo, sono ancora lì a pendere come spada di Damocle sulla formazione dei gironi e la successiva diramazione dei calendari che salvo clamorosi, e mica augurabili colpi di scena, saranno ufficializzati giovedì 27 agosto. La Lega Pro si è data i classici 8 giorni. Riepilogando il Catania scalerà dalla B di un solo campionato con penalizzazione oscillante tra i -10 e i -12. Savona eTeramo a causa della partita incriminata della primavera scorsa dovrebbero finire la loro mesta corsa addirittura in serie D con robusta penalizzazione e tutto ciò comporterebbe qualche doveroso aggiustamento anche nel girone B, quello della Lucchese. Proviamo dunque ad ipotizzare il probabile raggruppamento a 18, scontato che non ci saranno più gironi a 20, e le relative avversarie dei rossoneri di Baldini. In ordine alfabetico: Ancona, Carrarese, L’Aquila, Lucchese, Lupa Castelli Romani, Maceratese, Pisa, Pistoiese, Pontedera, Prato, Pro Piacenza, Reggiana, Rimini, Santarcangelo, Siena, Spal, Tuttocuoio e Torres. Se ne evince del ritorno di una squadra sarda e della forte connotazione toscana (ben 8 squadre) con il rischio-derby che però varrà un pò per tutti. Se poi le sfide di campanile dovessero finire, almeno per la Lucchese, come quella dello scorso 21 marzo, allora benvengano.