Operaio KME ustionato al volto

Operaio KME ustionato al volto

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

FORNACI DI BARGA - Lievi ustioni per un operaio di 50 anni di Careggine a seguito di un' esplosione causata probabilmente da una perdita d'acqua entrata in contatto con il rame fuso. Il boato è stato avvertito anche nelle abitazioni vicine all'azienda. L'uomo non è in pericolo di vita.

Un operaio di Careggine di 50 anni è rimasto ustionato al volto a causa di un’esplosione avvenuta all’interno dell’azienda KME di Fornaci di Barga intorno alle 4:30 di martedì mattina. L’incidente, secondo la ricostruzione fatta da alcuni colleghi, sarebbe stata causata dalla perdita di acqua di un macchinario che, entrando nel circuito del metallo fuso, ne avrebbe causato l’improvviso raffreddamento e la successiva esplosione e lo svilupparsi di vapore rovente che avrebbe investito l’operaio. L’uomo sarebbe anche stato scaraventato a terra dall’onda d’urto, riportando sospetti traumi addominali. Il boato dell’esplosione è stato avvertito anche in alcune abitazioni adiacenti all’azienda. L’operaio è stato trasportato con un ambulanza del 118 che dopo i primi soccorsi lo ha trasferito all’ospedale San Luca dove i medici stanno valutando la prognosi.

Nel pomeriggio la Rsu di KME Italy ha diffuso una nota:

“Durante il turno notturno di ieri Lunedì 8 Settembre in fonderia rame c’è stata un esplosione al forno verticale Asarco, per fortuna il colatore non era vicinissimo alla lingottiera altrimenti a quest’ora parlavamo di un morto. Ancora una volta la mancanza di investimenti e il contenimento dei costi, che hanno ristretto gli interventi di meccanici e elettricisti alla sola manutenzione ordinaria, che da sola non basta, ci hanno portato vicino alla tragedia. Vogliamo sottolineare che siamo totalmente in disaccordo con le ricostruzioni che abbiamo letto su internet.

A nostro avviso la dinamica dell’incidente non ha nulla a che vedere con tubi d’acqua rotti o impianti di raffreddamento malfunzionanti, al centro dell’accaduto sta la lavorazione vera e propria. Nessun collega di fonderia affermerebbe mai che l’incidente sia stato causato da una perdita, difficilmente crediamo alla fatalità anche se gli incidenti possono accadere, ci chiediamo piuttosto come mai questo evento sia successo alla postazione n°3, che da tempo come RLS avevamo segnalato nell’ambito di incontri sindacali perché diversamente dalle altre presentava alcune anomalie di gestione.

Quanto accaduto sarà anche discusso nell’ambito dell’assemblea di Giovedì prossimo, dove all’ordine del giorno avremmo parlato della situazione di crisi che viviamo in KME, che arrivati a questo punto, ci lascia anche una profonda sensazione di abbandono, rispetto alla normale gestione che meriterebbe uno stabilimento metallurgico importante come il nostro, di fronte alla delicata situazione che stiamo attraversando”.