La Prefettura preme: “Profughi anche nei Comuni finora contrari”

La Prefettura preme: “Profughi anche nei Comuni finora contrari”

Redazione

di Redazione

LUCCA - C'è da sistemare un nuovo gruppo di profughi arrivati nel centro della Croce Rossa a Lucca. E stavolta anche i Comuni che fino ad oggi non li hanno ospitati, dovranno fare la loro parte. Lo ha detto il Prefetto Giovanna Cagliostro nel corso dell'incontro svoltosi in Prefettura, al quale erano stati invitati i Comuni e i responsabili delle strutture di accoglienza.

Con gli arrivi di questi giorni il punto di accoglienza delle Tagliate scoppia di nuovo. In totale adesso ci sono 176 profughi. In vista dell’estate la Prefettura vuole svuotare la struttura, coinvolgendo i Comuni che finora non hanno accolto nemmeno un profugo ma anche quelli in cui ci sono ancora margini di accoglienza.

Il criterio utilizzato rimane quello dettato dalla Regione, ovvero 1 profugo per ogni 600 abitanti. Partendo da questo dato la Prefettura ha stilato una tabella che prevede la possibilità di sistemare ancora 199 profughi nei comuni della provincia.

Vediamo la distribuzione. Partiamo dai Comuni ancora a quota zero. Secondo il criterio regionale Pietrasanta sarà chiamata ad accogliere 40 profughi, Altopascio 26 e Montecarlo 7.

Poi ci sono i Comuni che hanno già accolto i profughi ma secondo la percentuale regionale hanno ancora margini di accoglienza. Quindi Viareggio, che ora accoglie 61 profughi, ne può accogliere ancora 45; Massarosa altri 19; Capannori altri 18 e Seravezza altri 16, E ancora, Camaiore ha margini per accogliere altri 12 profughi. Barga altri 11 e Forte dei Marmi altri 5.

Il Prefetto Giovanna Cagliostro ha fatto capire che stavolta la Prefettura si riserva di agire autonomamente per individuare gli spazi dell’accoglienza anche nei comuni fino ad ora contrari. La prima strada da seguire comunque quella del dialogo e degli accordi.

“Questa è una delle ultime riunioni dove la Prefettura inviterà al confronto – ha detto prima dell’inizio il Prefetto – poi sentiremo ancora i comuni ma non è detto che continueremo a decidere nel verso dettato dai sindaci”.