Migranti e associazioni al lavoro nelle oasi naturali

Migranti e associazioni al lavoro nelle oasi naturali

Guido Casotti

di Guido Casotti

CAPANNORI - Vanghe, cesoie, cariole, falci e via… a curare e mantenere in manutenzione le oasi naturali del Bottaccio, del bosco del Tanali e del lago della Gherardesca. Una quindicina di giovani migranti, richiedenti asilo politico e ospitati in centri di accoglienza del capannorese, sono tornati nelle tre aree umide, poste a cavallo tra Capannori e Bientina.

Il progetto, voluto da Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord assieme ai Comuni di Capannori e Bientina e alle associazioni WWF Alta Toscana e Legambiente (circoli di Capannori e piana lucchese e Valdera) e partito qualche settimana fa, conta sul supporto periodico, volontario e gratuito dei migranti, a fianco dei volontari delle organizzazioni ambientaliste, per la manutenzione di queste zone dal pregiato valore naturalistico.