Andreucci in crisi e Basso lo scavalca nella classifica del CIR

Andreucci in crisi e Basso lo scavalca nella classifica del CIR

Guido Casotti

di Guido Casotti

MOTORI - Un secondo e un quarto posto per il campione garfagnino nelle due tappe del 52esimo rally del Friuli e delle Alpi Orientali. Ne approfitta l'alfiere della Ford che lo supera in classifica generale. Più attardato Scandola. Ora mancano solo due gare, Roma Capitale e Due Valli per completare il CIR 2016.

In leggera ripresa rispetto ad Adriatico e San Marino, dove si era davvero impantanato, ma non ancora abbastanza per riproporlo nel ruolo di padrone assoluto e incontrastato del rallismo italiano. Paolo Andreucci non trova il riscatto che cercava e che voleva sulle strade friulane pure a lui tanto care ed amiche. Affiancato alle note da Anna Andreussi, il nove volte campione italiano deve infatti accontentarsi di buoni piazzamenti nelle due tappe, un secondo e un quarto posto, briciole per uno abitutato a strapazzare gli avversari. Ne consegue che per la prima volta dall’inizio del campionato 2016 e dunque dal Ciocco di marzo, il popolare Ucci perde il primo posto, scavalcato da un arrembante, cattivo e velocissimo Giandomenico Basso. ll forte pilota trevigiano pare aver trovato un feeling a dir poco straordinario con la sua Ford Focus e dopo essersi imposto in gara-uno, è riuscito a precedere il rivale anche nella giornata di domenica.. Che significa sorpasso. Grosse difficoltà invece per il terzo incomodo di questa appassionante lotta al titolo tricolore. Umberto Scandola e la Skoda Fabia hanno fatto flop il sabato incamerando uno zero che rischia di essere, anzi lo sarà, determinante in senso negativo. Ora mancano solo due prove per definire e decidere uno dei campionati più belli ed incerti degli ultimi anni. Roma Capitale, il 25 settembre e Due Valli, 16 ottobre con coefficiente 1.5, decreteranno infatti il vincitore del 2016. Oramai il duello è delineato con Basso e Andreucci che ripartono quasi alla pari. Fatto sta che il veneto pare una bava davanti ma l’orgoglio e la classe infinita del garfagnino potrebbero fare ancora una volta la differenza.