Vania, un fiume umano in città per di no al femminicidio

Vania, un fiume umano in città per di no al femminicidio

Redazione

di Redazione

LUCCA - Dopo il corteo sulla mura urbane di sabato scorso, Lucca e' tornata in piazza per manifestare contro la violenza nei confronti delle donne e contro il femminicidio. Alla fine i partecipanti sono stati oltre duemila: la manifestazione più imponente svoltasi a Lucca negli ultimi anni.

L’iniziativa è stata promossa dal Forum Giovani di Capannori che ha invitato soprattutto alla partecipazione degli uomini, per sottolineare che quello del femminicidio non è un dramma che riguarda solo le donne. Dopo il ritrovo davanti a palazzo Ducale, il corteo si è spostato in piazza Antelminelli, per un’iniziativa simbolica dell’associazione Città delle Donne con i manifestanti che hanno versato bottigliette d’acqua nella fontana di fianco la catedrale di Lucca. Poi i manifestanti hanno percorso via Fillungo per arrivare in piazza Santa Maria e chiudere l’iniziativa sul baluardo San Martino. Moltissime le adesioni all’evento da parte di istituzioni, associazioni, semplici cittadini. Significativa la presenza a Lucca delle sorelle di Vanessa Simonini giovane vittima  di femminicidio nel dicembre del 2009 a Gallicano (Lucca) quando aveva solo 20 anni. NoiTV ha trasmesso in diretta l’inizio della manifestazione. Tra gli interventi a margine dell’iniziativa, quello di Piera Banti, coordinatrice del Codice Rosa, che ha sottolineato come in generale, e anche nel caso dell’uccisione di Vania Lucchesi, sia improbabile che l’atto del femminicidio sia riconducibile ad un atto di follia e comunque di infermità mentale.