Avvio scoppiettante per il Carnevale di Viareggio

Avvio scoppiettante per il Carnevale di Viareggio

Lorenzo Bertolucci -

di Lorenzo Bertolucci -

VIAREGGIO - Un sole tiepido, molta satira alternata a temi importanti, e tanta tante gente. Ecco gli ingredienti del primo corso del Carnevale di Viareggio. Dopo il rinvio causa maltempo della scorsa settimana, la domenica ha regalato giornata di bel tempo che ha richiamato migliaia di persone da tutta Italia. 50.000 gli spettatori sui viali a mare.

 

Un corso mascherato d’apertura senza intoppi, forse come non si ricordava da anni. E così l’attenzione è andata tutto allo spettacolo e in particolare, nemmeno a dirlo, alle costruzioni di prima categoria che da quest’anno dovranno di nuovo fare i conti con la classifica che verrà stilata al termine del biennio con il meccanismo di retrocessioni e promozioni. Andiamo allora a vedere i carri che si contenderanno la vittoria assoluta finale.

Frontiere di Alessandro Avanzini racconta il dramma delle migrazioni di popoli, i nazionalismi e il sorgere di nuove frontiere. Le merci transitano; i bambini, le donne e gli uomini no. A dominare l’Europa è un nuovo filo spinato.

L’immaginario itinerante – Il grande spettacolo della vita è il titolo del carro di Massimo Breschi che quest’anno ripropone una costruzione dalla doppia faccia. Un teschio meccanico, simbolo dell’avidità dell’uomo, si nasconde dietro l’immagine rassicurante della Bellezza.

La Compagnia del Carnevale di Lebigre e Roger propone Burocrazy – La giungla delle leggi. Montagne di scartoffie, documenti incomprensibili.  Ecco la giungla delle leggi in cui sono in vigore i principi di lentezza, scarsa comunicazione, nepotismo.

Bang bang è l’opera di Umberto e Stefano Cinquini. Un’accusa a chi negli Stati Uniti difende le armi da fuoco nonostante le ripetute tragedie. Come se fossimo in un moderno Saloon del Far West Donald Trump è, per i costruttori, il simbolo di tutto ciò.

Il campione in carica Fabrizio Galli propone Il seme della bellezza. Ecco il sequel del carro dello scorso anno: dopo la ferocia barbarica della distruzione, la speranza di una rinascita nel segno della Bellezza.

Boruca Dietro la maschera di Uberto e Luigi Bonetti. La costruzione è un invito a ritrovare se stessi, la voglia di vivere e di libertà guardando all’esempio che ci offre la popolazione Boruca, una delle poche comunità indigene del Costa Rica.

Orsa maggiore di Carlo Lombardi. Il surriscaldamento del pianeta sta mettendo in serio pericolo i ghiacciai nei due Poli. I primi a risentirne sono gli orsi bianchi, completamente dipendenti dai ghiacci per il loro intero ciclo vitale.

Il Pianeta X di Franco Malfatti. Le politiche scellerate ed egoistiche stanno mettendo in serio pericolo la vita. E se un domani l’uomo fosse costretto a fuggire in un altro pianeta? I suoi istinti di sfruttamento e distruzione lo porterebbero a colonizzare anche nuove realtà.

Chinatown street di Roberto Vannucci. Dopo 125 anni la Cina ha superato gli Stati Uniti ed è oggi la la super potenza mondiale. La costruzione vuole rappresentare proprio questo attraverso i simboli statunitensi riletti con i colori e le tradizioni cinesi.

Ora qualche giorno di riposo e poi sabato sarà di nuovo festa con il corso serale con inizio alle ore 17 dopo il quale si terrà il grande spettacolo pirotecnico.