La “Silicon Valley” del farmaceutico

La “Silicon Valley” del farmaceutico

Redazione

di Redazione

GALLICANO - Quasi 200 aziende, 64.000 addetti, 6.200 ricercatori, 2,7 miliardi di investimenti nel 2016. E poi 30 miliardi di euro di produzione, il 71% destinato all’export. Sono i dati dell'industria farmaceutica presentati nel corso del roadshow di Farmindustria Innovazione e Produzione di Valore "L’industria del farmaco: un patrimonio che l’Italia non può perdere" allo lo stabilimento di Kedrion.

In pratica un focus sulle eccellenze farmaceutiche della Regione. Numeri che testimoniano i successi dell’industria farmaceutica in Italia, paese che è al secondo posto, e aspira a salire sul gradino più alto del podio, in Europa, dietro la sola Germania, per valore assoluto della produzione. Italia che comunque e già prima per produzione procapite. “Innovazione e Produzione di valore” è un percorso iniziato cinque anni fa proprio dalla Toscana e dopo aver toccato anche Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Puglia, Abruzzo, Marche, Campania e Lombardia il roadshow e’ tornato a Lucca: “La Toscana farmaceutica – ha dichiarato Massimo  Scaccabarozzi, Presidente di  Farmindustria – così come altre regioni, è la dimostrazione della forza dell’italianità, a prescindere dalla nazionalità del capitale, che il mondo ci invidia. Piccole, medie, grandi imprese, nazionali e internazionali, competono con successo innovando, producendo ed esportando. Un’industria che costituisce oggi un asset strategico su cui puntare grazie alla qualità dei nostri ricercatori e delle Università. alla crescente collaborazione tra pubblico e privato, al modello open innovation, a start up innovative, al coraggio delle imprese del farmaco che continuano a investire.  In questi anni regole stabili e prospettive di sviluppo  hanno permesso all’Italia di diventare un hub della produzione e in futuro con ogni probabilità un hub della ricerca. Risultati – ha concluso Scaccabarozzi – che vanno difesi con determinazione e che per essere consolidati hanno bisogno di una nuova governance farmaceutica. Solo così si potrà continuare a garantire un equo accesso alle cure, ad attrarre gli investimenti e ad assicurare la sostenibilità del sistema”. In questo periodo risulta aumentata la consapevolezza di quanto il settore farmaceutico con i suoi investimenti sia importante per il territorio: “Siamo molto onorati di aver partecipato all’organizzazione di questo evento che ospitiamo con piacere  – ha commentato l’amministratore delegato di Kedrion Biopharma Paolo Marcucci – una iniziativa attraverso la quale vogliamo sollecitare le istituzioni regionali e nazionali che gia’ ci supportano, a capire che potrebbero fare ancora di piu’ in funzione dei risultati raggiunti dall’industria farmaceutica italiana e in questo caso toscana”.