Decibel e logistica, continuano le polemiche tra Comune e Summer Festival

Decibel e logistica, continuano le polemiche tra Comune e Summer Festival

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Che il rapporto tra Lucca e il Summer Festival sia di amore e odio è un fatto ormai risaputo da anni, ma la riprova che dopo 21 anni nulla (o poco) sia cambiato, si è avuta in sala degli specchi durante la presentazione dei provvedimenti per la logistica del concerto di Roger Waters.

 

La polemica tra Mimmo d’Alessandro e l’amministrazione comunale, rappresentata nell’occasione dall’assessore alla sicurezza Francesco Raspini è iniziata riguardo all’ orario di chiusura di viale Europa in occasione della data dell’11 luglio: il Comune ha indicato le 18:00, mentre l’organizzazione aveva richiesto le 16:00 per poter lavorare maggiormente in sicurezza, ma l’assessore ha ribattuto che l’arteria più trafficata di Lucca, in un giorno feriale, non può avere un orario di chiusura così esteso.

Da lì la discussione è passata al vero e proprio nervo scoperto di questa edizione del festival, ovvero la questione dei decibel. Il regolamento comunale impone un tetto di 85 portato in via eccezionale a 100 per la data inaugurale, ma secondo quanto riferito dall’assessore, la richiesta di deroga ( che doveva pervenire agli uffici un mese prima ) è arrivata con solo 2 giorni di preavviso. Di tutt’altro parere invece l’organizzatore del festival, che ha ribadito come lo scorso anno il livello consentito fosse stato portato a 115 e che per quest’anno era stata garantita la medesima deroga. Scaramucce e nervi tesi, soprattutto nei toni, che danno il polso della difficoltà di conciliare tutte le esigenze, quelle della città da una parte e quelle del festival dall’altro. Alla fine, complice anche il capo di gabinetto del comune Luca Galli e la presenza dei fotografi, la bagarre si è conclusa con una stretta di mano che ai più è sembrata però più di convenienza che non di vera e propria distensione.