Donato al Comune l’archivio di Don Giuseppe Mattei

Donato al Comune l’archivio di Don Giuseppe Mattei

Redazione

di Redazione

SERAVEZZA - Le attività minerarie e siderurgiche della Magona, la figura del brillante diplomatico Luigi Angiolini, ambasciatore del Granducato di Toscana in Francia, la storia e i caratteri del Capitanato di Pietrasanta, i personaggi che in tempi diversi ebbero influenza nella vita versiliese.

Sono molti e tutti di grande interesse storiografico i temi rintracciabili nell’archivio del sacerdote Giuseppe Mattei, illustre studioso seravezzino e collezionista di memorie patrie vissuto nel XIX secolo. Un tesoro documentale che per volontà del dott. Paolo Pilli, pronipote del sacerdote, appartiene oggi al Comune di Seravezza. La donazione è stata presentata questa mattina alla stampa dal sindaco Riccardo Tarabella, dal vicesindaco Valentina Salvatori e dall’assessore alla promozione e valorizzazione del territorio Giacomo Genovesi alla presenza del dott. Pilli e della direttrice dell’archivio storico comunale dott.sa Michela Corsini.

L’archivio che entra a far parte del patrimonio documentale storico del Comune di Seravezza consta innanzitutto di un prezioso libro manoscritto dal titolo “Il Capitanato di Pietrasanta – Parte Marina – Parte Montuosa”. In quest’opera don Giuseppe Mattei ricostruisce la storia dei Comuni della Versilia Storica offrendo una visione parallela e originale rispetto a quella tratteggiata da Vincenzo Santini nei suoi celebri “Commentarii”. Ci sono poi un centinaio di lettere che si dispiegano lungo un arco temporale piuttosto ampio – dal Cinquecento all’Ottocento – e che forniscono interessanti informazioni e notizie su vari aspetti della vita e della società versiliese: la Magona e i suoi dirigenti; il cavalier Luigi Angiolini, personaggio di rilievo nella Toscana fra Settecento e Ottocento per l’intensa attività diplomatica svolta a Roma, Parigi e in diverse altre città europee; varie altre personalità che lasciarono una traccia nella società versiliese.

Dopo l’inventario, i documenti potranno essere messi a disposizione degli studiosi, come già avviene per tutti i materiali conservati nell’archivio storico comunale. Potranno inoltre essere oggetto di pubblicazione e, nel tempo, rientreranno nel programma di digitalizzazione avviato dall’Amministrazione con il duplice scopo di preservare i documenti e facilitarne la consultazione.