Ipotesi mobilità elettrica nel futuro di KME

Ipotesi mobilità elettrica nel futuro di KME

Luca Galeotti

di Luca Galeotti

FORNACI DI BARGA - Con una giornata dimostrativa e la possibilità di provare auto e bici elettriche, alla quale hanno preso parte alcune centinaia di persone tra dipendenti, familiari ed esterni, si è conclusa a Fornaci la due giorni che KME ha dedicato alla mobilità elettrica.

Il tutto nell’ambito di una delle tappe del Tesla Destination Tour con il quale Tesla sta girando l’Italia per far scoprire le proprie macchine elettriche.

Venerdì si è svolto all’ex cinema SMI il il convegno “Mobilità sostenibile. È ora!” i cui relatori hanno sviluppato  tutte le tematiche, le prospettive o i problemi della mobilità elettrica all’interno dell’economia circolare; su quali sono le prospettive a breve e lungo termine in considerazione del fatto che si prevede che entro venti anni sulle strade si avrà una predominanza di auto elettriche.

Un tema a cui si dice sensibile la stessa KME anche alla mobilità futura stessa sia all’interno che all’esterno dello stabilimento di Fornaci, compreso il futuro trasporto di materiali da e per la fabbrica, come ci ha detto l’ad di KME Claudio Pinassi

KME starebbe insomma  pensando per un futuro prossimo a riconvertire parte dei propri mezzi all’elettrico, ma non solo. Sta valutando anche la possibilità che il trasporto di corto e medio raggio, possa avvenire attraverso motrici elettriche.

Questo riguarderebbe anche i TIR che arriverebbero a Fornaci con il pulper di cartiera in caso di realizzazione del gassificatore? Così dice Pinassi.

Una prospettiva, fanno sapere alla KME di Fornaci, che sembra di non facile realizzazione  e che invece è più che realizzabile: il problema del mezzi  elettrici sono le percorrenze, ma proprio con il discorso pulper e cartiere lucchesi, le percorrenze sarebbero ridotte e quindi sarebbe sostenibile ed attuabile l’utilizzo di mezzi elettrici dicono in KME.