
Situazione piuttosto, anzi assai, complicata. Intanto va detto che il primo adempimento in realtà è scaduto già sabato scorso 15 giugno. Entro quella data dovevano infatti essere depositati i documenti inerenti i criteri infrastrutturali. Adempimenti che riguardano l’impianto di gioco, ovvero il tanto caro e trascurato Porta Elisa che necessita di importanti e costosi interventi ad iniziare dall’impianto di illuminazione per proseguire con i seggiolini che andrebbero installati su una bella fetta della gradinata. Da parte del Comune bene ricordarlo, poco è stato fatto in questi anni per garantire un impianto a norma per i campionati professionistici.
E poi c’è il nodo cruciale di pagare stipendi, contributi, fideiussioni e tasse di iscrizione. Tutto questo con un termine fissato a lunedì prossimo 24 giugno. Allora, solo allora (ma chissà se anche allora) sapremo se questa Lucchese andrà avanti oppure sarà giunta al capolinea. E lì si apriranno altri inquietanti interrogativi: esiste qualcuno pronto a rilanciare il calcio a Lucca magari partendo anche da una categoria inferiore ? Domanda cui nessuno in questo momento è in grado di dare risposte. Così non ci resta che attendere sperando di non doverlo tramutare in non ci resta che…piangere.
di Guido Casotti - casotti@noitv.it
gisberto granucci
18 Giugno 2019 alle 20:23
Non è che il Comune ha fatto poco per lo stadio, che è comunale; il Comune non ha fatto NULLA DI NULLA per migliorare anche di pochissimo questa fondamentale struttura. E ora i nodi vengono al pettine.
luciano morganti
19 Giugno 2019 alle 0:48
C’è poca fiducia intorno alla Lucchese…si cerca qualsiasi pretesto per seminare rassegnazione, come il fallimento fosse ormai inevitabile. A chi giova tutto questo?
Filippo
19 Giugno 2019 alle 16:42
il calcio, quello vero, è finito.. e purtroppo non solo a Lucca ma da tante altre parti