“A come Srebrenica” a 20 anni dal genocidio

“A come Srebrenica” a 20 anni dal genocidio

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Circa trecento ragazzi delle classi quinte degli istituti superiori lucchesi hanno assistito allo spettacolo A come Srebrenica di Roberta Biagiarelli che ha dato vita al racconto dei fatti terribili accaduti 20 anni fa nella piccola città enclave bosniaca in territorio serbo

Furono oltre 8.000 gli uomini di età superiore a 14 anni uccisi e sepolti in fosse comuni: in realtà, come ha spiegato Biagiarelli al culmine del suo racconto di una delle più vergognose guerre dei nostri giorni, le persone che non sono state più ritrovate al termine dell’assedio di Srebrenica risultano 12.000.

Un’ora e mezzo di racconto su un palco volutamente povero di oggetti di scena, limitati ad un tavolo, una sedia, un tappeto, una stola. L’autrice e interprete dell’opera che è stata rappresentata per la prima volta nel 1998 e che è giunta ormai oltre la 500esima replica, ha accompagnato i ragazzi delle scuole attraverso 3 anni di assedio della cittadina che prima della guerra contava 4.000 abitanti e che nel pieno del conflitto arrivò ad ospitarne 40.000, fra sfollati e persone che tentavano di fuggire ai massacri dei paesi vicini. A come Srebrenica, rientra nelle iniziative promosse dal Comune insieme alla Comunità di Sant’Egidio, all’Arci e ad Ezechiele per il 20 anniversario del genocidio.