Crisi Snai, senza classificazione industriale niente cassa integrazione

Crisi Snai, senza classificazione industriale niente cassa integrazione

Redazione

di Redazione

PORCARI - Un altro scoglio da superare. Non c'è pace per i lavoratori della Snai che rischiano oggi - a fronte del perdurare dello stato di crisi - di non veder piu' riconosciuta alla azienda la qualifica di industriale. Un danno incredibile per i dipendenti che rischiano così di non poter accedere agli ammostrizzatori sociali.

A lanciare l’allarme è il coordinatore nazionale della Fiom CGIL Gruppo Snai Massimo Braccini secondo il quale invece la Snai rientra a pieno titolo nei criteri e cassificazione dell’industria. “La presa di posizione assunta della direzione generale INPS di Roma che ritiene l’azienda non industriale e’ priva di fondamento – spiega lo stesso rappresentante sindacale -. La Snai rientra a pieno titolo in un’azienda di comunicazioni, così come riconosciuto dallo stesso INPS di Lucca da oltre un decennio e quindi assoggettata ai versamenti contributivi e inquadramento previdenziale dell’industria”. Anche in merito alla fusione delle società del gruppo secondo il sindacato le attivita’ di Snai non sono cambiate e continuano a dover essere inquadrate nell’industria. I lavoratori hanno quindi il pieno diritto a vedersi riconoscere gli ammortizzatori sociali quali la cassa integrazione ed i contratti di solidarietà, unica condizione per gestire l’ attuale fase di crisi, evitare licenziamenti e far impegnare l’azienda a ricercare soluzione alternative alla riduzione del personale, in modo da definire un piano industriale che includa in prospettiva tutti i lavoratori. ” Non permetteremo che vengano licenziati un centinaio di lavoratori nel gruppo Snai – conclude Braccini – a causa di interpretazioni e di classificazioni peraltro fino ad oggi riconosciute. Nei prossimi giorni valuteremo la possibilità di proclamare specifiche iniziative sindacali al fine di far riconoscere ai lavoratori ciò che loro spetta”.