Una panchina rossa per i 10 anni dal femminicidio di Alessandra Biagi

Una panchina rossa per i 10 anni dal femminicidio di Alessandra Biagi

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

CAPANNORI - Inaugurata all'interno del camelieto di S.Andrea di Compito, la panchina rossa in memoria del femminicidio di Alessandra Biagi uccisa dall'ex compagno - il bosniaco Dejan Ilic - la notte del 26 maggio del 2010

La notte del 26 maggio di 10 anni fa venne trucidata nella sua abitazione di via di Vergalloro Alessandra Biagi, 26 enne di Verciano uccisa dall’ex compagno, il 29 enne bosniaco Dejan Ilic. Per ricordare quel tragico episodio, e per porre sempre di più l’accento sulla grave problematica della violenza di genere, la commissione pari opportunità del comune di Capannori, in collaborazione con il Comune e con centro culturale del compitese ha inaugurato una panchina rossa, simbolo della lotta alla violenza sulle donne, all’interno del camelieto di S.Andrea di Compito, proprio di fronte alla pianta di camelie che venne intitolata ad Alessandra all’indomani della sua uccisione.

Una celebrazione sobria, anche a causa delle restrizioni imposte dal coronavirus, in cui, dopo i saluti istituzionali, si sono alternate testimonianze di amiche di Alessandra e dei suoi familiari e al termine della quale è stata intonata l’Ave Maria eseguita da Marinella Berardinelli. Poi l’inaugurazione vera e propria della panchina, con la consigliera Silvia Amadei – cugina della vittima – e il sindaco Luca Menesini che hanno terminato di stendere la vernice rossa.