Dopo aver fatto saltare il progetto Fondazione-Coima il comune propone la vendita della Manifattura

Dopo aver fatto saltare il progetto Fondazione-Coima il comune propone la vendita della Manifattura

Redazione

di Redazione

LUCCA - L’amministrazione propone di alienare una parte della Manifattura sud per favorire l’insediamento di una realtà produttiva (Tagetik?) e aprire contemporaneamente un processo partecipativo per la destinazione della parte restante del complesso sud

Favorire l’insediamento strategico di una realtà produttiva di alta rilevanza per il contesto economico lucchese, avviare parallelamente un processo partecipativo per decidere la destinazione della parte restante a completamento del recupero del grande complesso di archeologia industriale che occupa una parte rilevante del centro storico di Lucca. Questo è in estrema sintesi l’orientamento del Comune di Lucca che conferma la scelta  di operare l’alienazione di un settore della parte sud della Manifattura Tabacchi. L’amministrazione comunale attraverso la delibera esaminata dalla giunta e trasmessa al Consiglio comunale per l’approvazione, intende procedere con tutti gli atti amministrativi necessari per mettere all’asta circa due parti di cinque totali di cui è composta la Manifattura sud sulle quali, anche da ultimo, sono emersi interessamenti da parte di realtà produttive locali. L’amministrazione vuole pertanto verificare ufficialmente in questo modo la presenza di soggetti interessati all’acquisto di queste porzioni dell’immobile al fine di insediare in loco uno stabilimento produttivo del terziario leggero. Tale possibilità per gli eventuali acquirenti esiste ed è praticabile fin da subito in ragione delle vigenti norme urbanistiche così come interpretate dalla recente delibera di giunta che ha da definitivamente chiarito l’immediata possibilità di destinazione al comparto produttivo dell’immobile. La stima delle due parti dell’immobile da porre a base di gara è stata effettuata sulla base del “Regolamento per l’alienazione dei beni immobili” e ammonta a un valore di euro 2.300.000. Queste risorse potranno essere subito utilizzate per realizzare i necessari posti auto a corredo dell’immobile e per la messa in sicurezza delle parti non interessate dalla vendita. Per l’integrale e definitiva riqualificazione dell’area e cioè per circa i le tre parti di cinque rimanenti, sarà necessario adottare un piano attuativo per redigere il quale si ipotizza di avviare un con categorie, associazioni, cittadini, che dovrà decidere destinazione, funzioni e opportunità per il futuro di quella parte della ex Manifattura Tabacchi, anche prendendo in attenta considerazione le proposte che da ultimo sono emerse legate allo sviluppo eristico e musicale della città.

Dopo la valutazione di non fattibilità relativamente alla proposta di progetto di finanza, l’amministrazione comunale vuole comunque valutare ipotesi e opportunità per il recupero e la valorizzazione dell’immobile: “la discussione che ha accompagnato le varie fasi di analisi della proposta del project – continua il sindaco – ha fatto emergere e reso palese l’interesse specifico di un’azienda primaria del settore informatico a trasferire la propria attività all’interno del Complesso della ex Manifattura, visto che questo interesse è stato anche recentemente confermato e dato che per noi è strategico poter generare una nuova attività produttiva in quello che è stato un luogo di lavoro per eccellenza del nostro territorio. Riusciremo così a innescare un effetto a catena positivo che potrebbe portare nell’ex Manifattura anche nuove e ulteriori aziende; per questo abbiamo deciso di avviare oggi il procedimento pubblico per l’alienazione di queste parti parte del complesso, un’operazione che rileva tutta la sua utilità”.

“Ci auguriamo che la FRCL guardi con interesse e attenzione a questa operazione che dal nostro punto di vista rappresenta l’opportunità per dare un seguito positivo e sostenibile al percorso avviato quasi due anni fa con la proposta COIMA. Il nostro obiettivo è tenere insieme la vocazione produttiva del sito, l’idea di farne una manifattura del terzo millennio ad alta vocazione digitale e tecnologica riportando in centro storico, per la prima volta dopo decenni, lavoro e nuove opportunità con la necessità di integrare nella ipotesi di sviluppo le sollecitazioni legate allo sviluppo cuturale e musicale che sono state avanzate da ultimo in alcuni ambienti cittadine”.