L’arte che si fa parola: l’esordio in mostra di Tommaso Panichi

L’arte che si fa parola: l’esordio in mostra di Tommaso Panichi

Federico Conti

di Federico Conti

PIETRASANTA - L'arte è davvero il più potente e universale dei mezzi di comunicazione. E la conferma arriva dalla mostra di esordio del giovane Tommaso Panichi, inaugurata sabato scorso e ospitata fino al 26 settembre nella suggestiva chiesa della Misericordia di Pietrasanta in via di Mezzo.

23 anni, milanese di nascita ma versiliese d’adozione, per tutti è Tommy. Affetto da autismo, fin da bambino, quando ancora le parole non riuscivano ad uscire, il suo modo di esprimersi preferito è sempre stato l’arte. Ancora oggi il suo modo di raccontare il mondo, un mondo di vivaci colori e di esprimersi. Ogni opera raccoglie le sensazioni che prova in piccole o grandi esperienze quotidiane. La mostra dal titolo “Narrazioni di segni e di colori”, ospitata dalla Misericordia a ingresso libero, è curata dal critico Lodovico Gierut e da Anna Purna Nativo.