Produzione industriale a Lucca, la ripresa continua con passo regolare

Produzione industriale a Lucca, la ripresa continua con passo regolare

Redazione

di Redazione

PROVINCIA DI LUCCA - Confindustria Toscana Nord ha dieramato i dati relativi alla produzione nell'area di riferimento nell'ultimo trimestre 2021: numeri confortanti ed in linea con le attese. In provincia di Lucca netta ripresa del cartario, volano il settore della chimica e della plastica.

Prevedibili, ma comunque importanti come conferme del consolidarsi di una tendenza, gli ultimi dati della produzione industriale di Lucca, Pistoia e Prato raccolti ed elaborati dal Centro studi di Confindustria Toscana Nord.
Nel 3° trimestre 2021 la crescita tendenziale della produzione industriale nell’area , calcolata nel confronto rispetto allo stesso periodo del 2020, si colloca a +8,4%.
Per quanto riguarda la provincia di Lucca tutti i settori portano il segno positivo rispetto al 3° trimestre dell’anno precedente, con la sola eccezione dell’alimentare il cui -2,5% viene comunque a valle di un 2020 che ha avuto come risultato +4,2%. Buoni, talvolta ottimi, i risultati di tutte le altre tipologie merceologiche. Anche la carta rientra in territorio positivo, con un +2,2% che segna una svolta importante. “La produzione di Lucca realizza nel 3° trimestre 2021 un risultato superiore del +2,4% alla media del 2019 – commenta il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti – . L’obiettivo del recupero rispetto al periodo pre-covid è quindi nettamente centrato”. Incrementi infatti si registrano anche per moda (+3,7%), lapideo (+4,2%) e nautica (+7,1%). Continua la serie positiva dei settori legati ai metalli, cioè metallurgia (+10,9%) e costruzione di macchine/elettromeccanica (+13,6%). La crescita più rilevante è ancora una volta quella della chimica/plastica, con un +19% che segue risultati positivi anche nei precedenti tre trimestri.
“Tuttavia – ha concluso Pieretti – volumi soddisfacenti di produzione non significano necessariamente margini adeguati: i costi energetici colpiscono in maniera più o meno forte tutti i settori, così come gli aumenti di materie prime e trasporti”.