Omicron, tante cancellazioni negli agriturismi ma resiste il cenone

Omicron, tante cancellazioni negli agriturismi ma resiste il cenone

Redazione

di Redazione

PROVINCIA DI LUCCA - Dopo le numerose disdette arrivate nelle strutture agrituristiche della provincia, Coldiretti ha tracciato un bilancio delle strutture ricettive lucchesi salvate, in questi giorni, dal turismo di prossimita'.

L’avanzare dei contagi ha congelato le prenotazioni negli agriturismi della lucchesia per Capodanno e per il ponte della Befana. Il cauto ottimismo di qualche giorno fa sta lasciando spazio all’incertezza. A dirlo è una stima di Coldiretti Lucca che parla di “situazione in evoluzione” nelle 230 strutture autorizzate a livello provinciale. “Gli effetti delle crescenti preoccupazioni per le conseguenze della variante Omicron, e l’alto numero dei contagi stanno portando in molti casi a disdette. Le strutture che offrono pernottamento sono quelle che soffrono di più, va meglio per le strutture che propongono ristorazione. – spiega Francesca Buonagurelli, presidente Terranostra Lucca – Disdette e mancate prenotazioni sono legate in parte all’obbligatorietà di presentare il green pass per accedere alle strutture, ed in misura maggiore al crescente tasso di positività e alle quarantene preventive che praticamente stanno condizionando la normalità di moltissime famiglie. Confidiamo molto nel turismo di prossimità che si è rivelato, anche recentemente, fondamentale per la sopravvivenza delle nostre strutture”.

Spinti dalla voglia di festeggiare fuori casa senza rinunciare alla maggiore sicurezza garantita delle strutture di campagna, con dimensioni più contenute e un minor numero di posti a tavola che riducono il rischio di assembramenti e contagi, per ora il cenone in agriturismo, tra prodotti tipici e tradizione, regge all’urto di Omicron. A pagare il prezzo più salato sono per Coldiretti le strutture impegnate nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir con la cancellazione di molti eventi legati al Capodanno nelle località turistiche, a partire dalle tradizionali feste in piazza. In montagna gli effetti si fanno però sentire sull`intero indotto delle vacanze, dall’attività dei rifugi fino alle aziende agricole con le attività di allevamento e coltivazione impegnate a garantire le forniture alimentari.