LUCCA - Grande successo di pubblico per il percorso espositivo che ricostruisce l'eredità del maestro rivoluzionario Caravaggio fino al XVIII secolo: sala dopo sala i visitatori restano stupiti dai magistrali giochi di luci ed ombre, capaci di fissare sui volti raffigurati nelle tele emozioni estremamente vivide.
![](https://i0.wp.com/www.noitv.it/wp-content/uploads/2022/01/00096.00_00_55_12.Immagine001.jpg?fit=696%2C392&ssl=1)
13.800 ingressi in un solo mese di apertura, con punte di oltre 700 visitatori in una sola giornata. Sono i numeri da record della mostra “I Pittori della Luce. Da Caravaggio a Paolini”. L’esposizione, curata da Vittorio Sgarbi, prodotta da Contemplazioni e allestita alla Cavallerizza, è la più visitata in Italia subito dopo quelle di Palazzo Marino e Palazzo Strozzi. In mostra un centinaio di opere di luministi – dal primo regista della storia dell’Arte, Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio fino ai pittori che per tutta la vita ne hanno inseguito l’insegnamento e l’eredità, come il lucchese Pietro Paolini e altri autori della scuola napoletana e veneta, senza dimenticare alcuni grandi del Seicento come Rubens – in prestito eccezionalmente fino a Pasqua -, De Ribera e De Boulogne. Un percorso espositivo in cui restare stupefatti dal potente ruolo della luce e delle ombre, che ritagliano sul fondo nero figure rassicuranti come il “Ragazzo che monda il frutto” o spaventose e grottesche come “Il Cavadenti” e gli spettatori deliziati dalla violenza esercitata sul povero malcapitato. Tela dopo tela, affascinano personaggi e dettagli, come lo sguardo trionfante di questa “Giuditta con la testa di Oloferne”, il volto disteso di “Cupido dormiente”, che con le sue frecce tiene in balia il mondo schiavo dell’amore, o ancora l’imperscrutabile volto della “Fumatrice a lume di candela”.
La mostra che, parafrasando le parole del curatore, “dopo tanto buio riporta a Lucca la luce” è visitabile fino al prossimo 2 ottobre.