Emergenza grano in Toscana: “Sbloccare terreni a riposo non basta”

Emergenza grano in Toscana: “Sbloccare terreni a riposo non basta”

Federico Conti

di Federico Conti

Lo sblocco dei 60mila ettari di terreni coltivabili tenuti a riposo da solo non può bastare per risollevare le sorti dell'agricoltura toscana e renderci autosufficienti dalle importazioni di grano dall'est Europa. Il quadro è emerso con chiarezza nell'ultima puntata di Per Contro in diretta su NoiTv.

Ospiti la vice presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi con delega all’agroalimentare, il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi e il segretario dell’Autorità di Bacino Massimo Lucchesi.

Quei campi appena svincolati dall’Ue (1.200 ettari solo in provincia di Lucca) porterebbero in regione ad una produzione aggiuntiva di frumento e mais di circa 1,5 milioni di quintali in più se venissero tutti coltivati. Ma purtroppo veniamo da un crollo verticale della produzione di grano. Negli ultimi 40 anni si è perso fino all’80% . Per Coldiretti servono adesso contratti di filiera per stabilizzare il settore tra produzione, lavorazione e commercializzazione.  Secondo Saccardi occorrono misure ad hoc da parte del Governo.