Studenti a lezione di solidarietà

Studenti a lezione di solidarietà

Redazione

di Redazione

ALTOPASCIO - Avis Altopascio diffonde la cultura del dono in sinergia con l’Ic di Montecarlo: 3 incontri con le scuole con Erika Todisco , “madre coraggio”, e l’imprenditore Hicham Benmbarek Sheraian

Diffondere tra i giovani, attraverso la scuola, il valore della solidarietà e la cultura del dono, con particolare attenzione alla donazione di sangue e plasma. È questo, da sempre, uno degli obiettivi di Avis Altopascio, che quest’anno ha partecipato alla “Settimana della cittadinanza” organizzata dall’Ic di Montecarlo. Un appuntamento ormai tradizionale dell’istituto comprensivo, che ogni anno si mobilita con attività che coinvolgono tutte le classi su temi legati alla cittadinanza e alla convivenza civile.
La donazione del sangue è un’esperienza di vera solidarietà, un gesto di grande generosità che permette di salvare tante vite umane: è questo il messaggio che i volontari di Avis Altopascio – tramite tre incontri che hanno coinvolto le scuole di Montecarlo e Villa Basilica – hanno cercato di trasmettere ai giovani studenti, che hanno dimostrato grande interesse e sensibilità sul tema della donazione. Un messaggio trasmesso anche grazie ad alcune toccanti testimonianze dirette, testimonial d’eccezione con cui Avis Altopascio ha stretto una bella sinergia.
Gli studenti sono rimasti colpiti dalle storie di Erika Todisco e Hicham Benmbarek Sheraian, due veri e propri esempi di vita. La vita di Erika, “madre coraggio”, è cambiata nel 2009 quando a sua figlia Ginevra, a soli tre anni, viene diagnosticata la leucemia linfoblastica acuta. La piccola Ginevra è guarita grazie alle trasfusioni e da quel giorno Erika si batte per trasmettere un messaggio importante: “Finché esiste un donatore esiste anche un’opportunità di vivere. Donare è un gesto di puro altruismo che regala una gioia immensa”. Quella di Ben, invece, è una storia di ripartenze e creatività, di integrazione e sogni: nato in Marocco nel 1982, all’età di sei anni è salito su un barcone insieme a sua madre nella speranza di costruire una vita migliore in Italia. A 26 anni, però, Ben si accascia a terra, su un campo di calcio, colpito da un malore. Tutto accade in pochi istanti, lui sopravvive per miracolo, ma soltanto grazie ad un trapianto di cuore. Da lì è iniziata una nuova vita: Ben è diventato uno stilista/imprenditore di successo in tutto il mondo grazie al brand di abbigliamento BenHeart, il cuore di Ben, con i suoi capi indossati anche da Barack Obama e Cristiano Ronaldo.
Agli incontri con le scuole presenti anche i rappresentanti di Vite Onlus (volontariato italiano trapiantati epatici, rene e pancreas), l’associazione nata a Pisa con l’obiettivo di dare sostegno materiale e morale ai pazienti trapiantati e in attesa di trapianto, agevolare la ricerca medica e contribuire alla diffusione di una corretta conoscenza a sostegno della cultura della donazione di organi.
Avis Altopascio e Ic Montecarlo fanno squadra nel segno della solidarietà: “Il nostro obiettivo è quello di costruire una cultura della solidarietà – commenta Ilenia Vettori, presidente di Avis Altopascio-, l’unico percorso possibile per dare risposte efficaci a chi ha bisogno di cure. Riteniamo che sia molto importante investire sui giovani, sulle nuove generazioni. Il messaggio di solidarietà deve partire da loro. Ringraziamo l’istituto comprensivo di Montecarlo – dirigente, insegnanti e tutto il personale scolastico – , che ci ha aperto le porte per questa iniziativa. Speriamo che questo sia solamente un primo passo per costruire insieme progetti ancora più importanti”.
Al termine del ciclo di incontri, le maestre dell’istituto comprensivo di Montecarlo hanno voluto testimoniare il proprio impegno in prima persona, “mettendoci il braccio”: le insegnanti, infatti, sono andate a donare il sangue chiudendo così il cerchio della solidarietà.