Strage, famigliari contro il sindaco: “Poteva rifiutare i risarcimenti, dice falsità”

Strage, famigliari contro il sindaco: “Poteva rifiutare i risarcimenti, dice falsità”

Federico Conti

di Federico Conti

VIAREGGIO - "Le spiegazioni date dal sindaco sono false". Durissimo attacco dei famigliari delle vittime del 29 giugno dopo l'uscita del Comune dal processo. In un incontro pubblico fuori dal municipio hanno spiegato le loro ragioni. Le opposizioni chiedono un Consiglio comunale aperto sui 200mila euro di risarcimenti accettati.

L’amministrazione di Viareggio poteva rifiutare i 200mila euro di  risarcimenti delle assicurazioni e rimanere parte civile nel processo sulla strage ferroviaria. Lo affermano con forza i famigliari delle 32 vittime che sabato mattina hanno convocato un incontro pubblico fuori dal municipio, aperto a tutti, invitando anche assessori e consiglieri a partecipare. Nessuno della maggioranza o della giunta si è visto. L’attacco al sindaco è stato diretto, portando al minimo storico i rapporti tra le famiglie di via Ponchielli e il Comune, quando mancano poche settimane al 13esimo anniversario del disastro. “Falsità”: così sono state definite le spiegazioni date solo pochi giorni fa dal sindaco, affidate ad un comunicato stampa.

Presenti solo esponenti di opposizione, compreso il Partito Democratico. La Lega fa sapere che chiederà la convocazione urgente di un Consiglio comunale aperto per discutere “dei 200mila euro accettati senza informare i familiari e il Consiglio Comunale.”