Pietrasanta - Una standing ovation ha premiato Giorgio Panariello alla Versiliana nel One-Man-show autobiografico andato in scena la vigilia di Ferragosto, tra applausi scroscianti e risate infinite

 

Teatro sold out (2mila spettatori) e un’accoglienza da star. Del resto questo è “il palco di casa mia”, come ha subito ricordato l’artista toscano che nello spettacolo “La Favola mia” ha messo davvero tanta Versilia.

Oltre due ore di comicità in cui Panariello ha ripercorso i passaggi della sua vita, artistica e privata. L’infanzia al Cinquale cresciuto dai nonni, i lavori stagionali in spiaggia al Forte, l’esperienza da elettricista nei cantieri navali di Viareggio. Le prime uscite in radio.

Il tutto attraverso una esilarante galleria dei suoi più riusciti personaggi. Da ‘Merigo, il campanaro ubriacone, a Mario il bagnino di Forte dei Marmi. Fino all’immancabile Renato Zero: lo vide per la prima volta in concerto a Bussoladomani, la sua imitazione divenne il suo cavallo di battaglia.

Una carriera ripercorsa fino alla consacrazione raggiunta con Torno Sabato su Rai Uno ormai venti anni fa.
Una favola tuttavia agrodolce, aperta con l’abbandono da parte della madre e chiusa nel ricordo dello sfortunato fratello Franco, ritrovato e poi perso tristemente lasciando nell’artista una scia di rimorsi e rimpianti, solo in parte nascosti dal successo e dalle luci dei riflettori.