Chiesti (per ora) 118 milioni per risarcire le vittime di Sant’Anna

Chiesti (per ora) 118 milioni per risarcire le vittime di Sant’Anna

Federico Conti

di Federico Conti

PIETRASANTA - Al via la maxi azione civile pe risarcire i superstiti (e i famigliari) degli eccidi nazifascisti compiuti nel '44 tra Toscana, Umbria e Romagna. Nove cause notificate da un gruppo di avvocati versiliesi. Per Sant'Anna di Stazzema chiesti 118 milioni: il 4 luglio la prima udienza. Ma i soldi a disposizione sono appena 55 milioni.

E’ partita la maxi azione civile nei confronti dello Stato per risarcire i superstiti e i famigliari delle stragi nazifasciste compiute durante la Resistenza. Nove cause civili sono state appena notificate presso il Tribunale di Firenze da un pool di avvocati versiliesi, guidati da Gabriele Dalle Luche e Filippo Antonini, in rappresentanza di circa 350 persone coinvolte a vario titolo nei peggiori eccidi del ’44. Su tutti Sant’Anna di Stazzema: 560 vittime, oltre cento le richieste di risarcimento. Ma la causa tocca anche i massacri di Bagni di Lucca, Nozzano in Lucchesia, e ancora in Versilia la Sassaia, Valpromaro, Compignano. E altri avvenuti in Toscana, Umbria e Romagna.

In pochi mesi, col supporto di Comuni ed associazioni, sono state contattate centinaia e centinaia di persone tra sopravvissuti e discendenti. Saranno risarciti con soldi italiani, e non tedeschi. Questo perché si tratta di un fondo Pnrr istituito dal Governo Draghi lo scorso aprile per chiudere un lungo contenzioso in sede internazionale con la Germania che accusava Roma di aver pignorato beni tedeschi in Italia, violando il diritto internazionale. A disposizione però ci sono appena 55 milioni di euro: ad ogni ricorrente tocca così una cifra irrisoria.