Slitta ancora il termine per le aste: la Cassazione accoglie il ricorso della SIB

Slitta ancora il termine per le aste: la Cassazione accoglie il ricorso della SIB

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Roma - La Corte di Cassazione ha annullato, per eccesso di giurisdizione, la sentenza del Consiglio di Stato che aveva bocciato la proroga al 2033 delle concessioni balneari, fissando la scadenza per le aste al 31 dicembre di quest'anno

 

La decisione degli ermellini è stata presa esclusivamente per i termini procedurali, senza entrare nel merito della legittimità delle proroghe: in sostanza, la Cassazione ha accolto il ricorso dell’associazione Sib-Confcommercio e della Regione Abruzzo, che erano state escluse dal Consiglio di Stato, ma ha omesso di pronunciarsi sulle questioni più stringenti poste dai ricorrenti.

La palla torna dunque al Consiglio di Stato che dovrà tornare ad esprimersi, ammettendo però le parti escluse e potrebbe farlo contraddicendo se stesso oppure arrivando alle stesse conclusioni che hanno portato ad annullare la proroga delle concessioni balneari.

Per i concessionari balneari si tratta dunque di una vittoria importante ma non definitiva.

“La vicenda balneare con questa sentenza è a un’importante svolta”, ha commentato la presidente regionale di SIB Confcommercio Stefania Frandi. “La sua soluzione come sempre riteniamo che spetti al parlamento e non ai giudici e con questa sentenza della Corte di Cassazione, si stigmatizza l’abuso del Consiglio di Stato e si effettua un richiamo al rispetto delle “prerogative del Parlamento”.

Spetterà dunque a Governo e Parlamento risolvere la questione in maniera definitiva: applicare la legge attraverso i decreti attuativi oppure abrogarla mantenendo  la promessa di escludere le attuali imprese balneari dalle gare.