Piccoli comuni: via il vincolo dei tre mandati

Piccoli comuni: via il vincolo dei tre mandati

Cinzia Chiappini

di Cinzia Chiappini

LUCCA - E’ al vaglio del governo in queste ore un pacchetto di misure sulle prossime amministrative: la novità più importante riguarda l’abolizione del vincolo dei tre mandati per i sindaci dei comuni sotto i 15mila abitanti e di tutti i vincoli per quelli sotto i 5mila. Andreuccetti a Borgo a Mozzano e Tagliasacchi a Castelnuovo Garfagnana potrebbero correre per la terza volta, Pifferi di Camporgiano e Lunardi di Pieve Fosciana potrebbero candidarsi addirittura per la quarta volta.

Novità in arrivo per i comuni chiamati alle urne nel corso di quest’anno. Si perché proprio in queste ore il consiglio dei ministri sta valutando una serie di riforme che potrebbero portare un vero e proprio scossone alle prossime elezioni, sopratutto per i comuni più piccoli. L’idea del governo è quella di unificare le votazioni per elezioni europee, regionali e comunali nel primo fine settimana di giugno, sabato 8 e domenica 9 giugno. Ma la novità più importante, in termini di candidature, è sicuramente quella che prevede l’eliminazione del vincolo dei mandati per i sindaci dei comuni fino a 5mila abitanti e del divieto del terzo mandato per quelli fino a 15mila abitanti. Basti pensare che dei 37 comuni chiamati alle urne tra le province di Lucca, Massa-Carrara e Pistoia solo 4 superano la soglia dei 15mila abitanti: questo significa che se il decreto sarà approvato, come è nelle intenzioni del governo, per tutti gli altri 33 comuni ci sarà un allentamento dei limiti sui mandati. Una rivoluzione che ad esempio, in provincia di Lucca, permetterebbe a Patrizio Andreuccetti di Borgo a Mozzano e ad Andrea Tagliasacchi di Castelnuovo Garfagnana, di correre per il terzo mandato da sindaco e a Francesco Pifferi di Camporgiano e Moreno Lunardi di Fosciandora di candidarsi addirittura per il quarto