Acqua, per restare indipendente Lucca punta su una “Geal 2.0” totalmente pubblica

Acqua, per restare indipendente Lucca punta su una “Geal 2.0” totalmente pubblica

Cinzia Chiappini

di Cinzia Chiappini

Una Geal 2.0. controllata al 100% dal comune per evitare l’ingresso in Gaia e mantenere la gestione autonoma scongiurando il rincaro delle bollette. E’ questa la strategia dell’amministrazione per il futuro del servizio idrico

L’amministrazione lucchese non rinuncia ma anzi rilancia la sua corsa alla gestione autonoma del servizio idrico, affidandosi a una nuova strategia. Si perché dopo il parere negativo del professor Francesco Paolo Tronca, che a inizio marzo aveva scritto nero su bianco la non prorogabilità – dal punto di vista normativo – della gestione Geal, adesso palazzo Orsetti punta tutto sull’Analisi tecnico ambientale iniziale” redatta dallo Studio Associato “Geologia e Ambiente” Caniparoli. Il testo è stato esaminato oggi dalla Commissione Speciale per il Servizio Idrico e dice chiaramente che in base al Codice dell’Ambiente “sussistono validi motivi ambientali, tecnici ed economici” perché Lucca prosegua la gestione del servizio idrico in modo autonomo. Secondo lo studio infatti il pregio delle fonti lucchesi, la presenza di sorgenti in aree protette e l’efficienza di Geal sarebbero motivi validi per chiedere all’Autorità Idrica Toscana di preservare l’indipendenza di Lucca. Si tratta di una strada molto stretta, spiegano dall’amministrazione, percorribile solo trasformando Geal in un’azienda speciale controllata al 100% dal municipio. Una Geal 2.0 “approvata” fin da subito anche dall’opposizione di centro sinistra che questa mattina ha sollecitato il sindaco ad accelerare il percorso. Abbiamo un anno e mezzo di tempo, si può fare” ha replicato il primo cittadino, ribattendo che questo iter avrebbe dovuto essere avviato dalla precedente amministrazione, di centro sinistra, entro i termini indicati dalla legge. Il verdetto, una volta conclusi gli approfondimenti del caso, spetterà all’Autorità Idrica Toscana e dovrà arrivare entro il 31 dicembre 2025.