Da Lucca al Brennero per dire “no” al falso Made in Italy

Da Lucca al Brennero per dire “no” al falso Made in Italy

Cinzia Chiappini

di Cinzia Chiappini

Lucca - Sono un centinaio gli agricoltori partiti dalle province di Lucca e Massa Carrara per partecipare alla protesta organizzata da Coldiretti al Brennero a difesa dei prodotti italiani e per l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue.

Latte tedesco, pere belghe e patate scandinave che varcano le Alpi e dopo una veloce lavorazione assumono la cittadinanza italiana, andando a competere in modo sleale con i prodotti del vero Made in Italy. Sono solo alcuni dei casi denunciati dagli agricoltori e allevatori che stanno partecipando al blocco dei tir sul Brennero promosso da Coldiretti. Tra i manifestanti presenti al valico con l’Austria anche un centinaio di agricoltori lucchesi e apuani, decisi a difendere il Made in Italy e il diritto dei cittadini a un consumo davvero consapevole. Coldiretti ha lanciato una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza. L’obiettivo è raccogliere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue. A difesa della salute dei cittadini e del reddito di agricoltori e allevatori