L’allarme del floricoltore apuano: “Rose importate e spacciate per italiane”

L’allarme del floricoltore apuano: “Rose importate e spacciate per italiane”

Federico Conti

di Federico Conti

Alla protesta al passo del Brennero promossa da Coldiretti la testimonianza di Marco Tongiani, giovane floricoltore apuano che ha raccontato le difficoltà del settore che subiscono gli effetti delle concorrenza dei prodotti importati e spacciati per italiani.

Sono arrivati anche dalla Versilia, da Massa e Carrara e dalla Lunigiana al passo del Brennero per protestare contro quello che definiscono il “Fake in Italy”, ovvero il falso “Made in Italy”. Agricoltori, allevatori, floricoltori apuani e versiliesi chiamati a raccolta da Coldiretti, insieme a colleghi arrivati da tutto lo Stivale per fermare quei prodotti spacciati per italiani ma che in realtà sono importati e che nel Bel Paese hanno subito solo l’ultimo passaggio della filiera.  Prodotti importati che – molto spesso –  non rispettano le stesse regole di quelli italiani in materia di sicurezza alimentare, ambientale e di tutela del lavoro.

Un centinaio gli agricoltori partiti dalle province di Lucca e di Massa Carrara che hanno preso parte insieme alle forze dell’ordine all’ispezione di decine di cisterne e tir in transito dal passo del Brennero. Tra loro anche il giovane floricoltore apuano Marco Tongiani.