Rapina e accoltellamenti in pieno giorno in centro storico: bandito in manette

Rapina e accoltellamenti in pieno giorno in centro storico: bandito in manette

Redazione

di Redazione

LUCCA - I carabinieri hanno arrestato in flagranza un marocchino di 35 anni senza fissa dimora e regolare sul territorio nazionale, per i reati di rapina, lesioni aggravate e porto abusivo di armi.

Alle 16:50 la centrale operativa dei carabinieri ha inviato i militari della stazione di San Concordio in via Elisa per un nuomo di 60anni, marocchno, era stato aggredito per futili motivi da un connazionale, che gli aveva sferrato un violento pugno al volto e si era dileguato. Mentre i carabinieri acquisivano le dichiarazioni della vittima, ad alcuni metri di distanza hanno sorpreso un uomo,  che aveva in mano un grosso coltello insanguinato, subito identificato dal 60enne. Prontamente raggiunto dai militari dell’arma l’uomo, poi identificato nel 35enne arrestato, è stato disarmato e messo in sicurezza. Le successive indagini hanno permesso di accertare che l’aggressore, dopo aver colpito l’uomo, si era spostato nella vicina via Brunero Paoli, in particolare presso la casa di accoglienza per stranieri, dove dietro la minaccia del coltello, ha sottratto il cellulare ad un connazionale 50enne residente nel centro, che nel tentativo di recuperare l’apparecchio è stato colpito con una coltellata al braccio sinistro. Contemporaneamente un altro ospite della struttura, un 64enne tunisino che era intervenuto in soccorso della vittima, è stato colpito al volto da un fendente che gli provocava un lungo taglio. I due feriti sono stati trasportati con ambulanze dal personale sanitario del 118 all’ospedale San Luca di Lucca, dove, dopo le prime cure, il 64enne ha ottenuto una prognosi di 25 giorni ed è stato trasferito presso l’ospedale Cisanello di Pisa, mentre il 50enne una prognosi di 30 giorni ed è stato  ricoverato in ortopedia, entrambi non in pericolo di vita. Durante le attività è intervenuto anche una volante della polizia che ha consentito ai colleghi dell’Arma di operare in una cornice di sicurezza. Il cellulare rubato è stato recuperato nel corso della successiva perquisizione e restituito al legittimo proprietario. L’arrestato, al termine delle formalità di legge,è stato portato al carcere di San Giorgio a disposizione dell’autorità giudiziaria.