Lucchese, un’ora alla pari, poi il crollo. Il Pescara si rilancia

Lucchese, un’ora alla pari, poi il crollo. Il Pescara si rilancia

Redazione

di Redazione

PESCARA - Gli abruzzesi vincono nettamente per 4-1 dopo aver faticato per sessanta minuti. Per i rossoneri la situazione si fa sempre più pesante.

Un’ora di equilibrio, in cui i rossoneri hanno giocato alla pari, lottato. Poi è arrivato il crollo verticale, a chiusura di un venerdì nero, che ha portato in dote anche sei punti di penalizzazione. La Lucchese esce sconfitta dal campo del Pescara per 4-1 e vedono la proprio classifica sempre più critica. Una partita che i rossoneri hanno giocato senza tifosi al seguito (per il provvedimento che vieta le trasferte per i prossimi quattro mesi), e che rilancia gli abruzzesi, che non vincevano all’Adriatico dallo scorso novembre.

I rossoneri partono bene, con Selvini che costringe Plizzari a un bell’intervento dopo appena cinque minuti. Poco dopo la mezz’ora Melgrati salva su un colpo di testa di Valzania. Dopo l’intervallo, il Pescara prova a stringere subito i tempi, con la Lucchese che si mantiene ordinata e concentrata. Uno stallo che spezza scoccata l’ora di gioco. Melgrati esce di pugno, la palla rimane in area e Valzania colpisce. La reazione è però improvvisa, d’orgoglio, immediata. Selvini fa 1-1 e rimette tutto in equilibrio. Un pareggio che si rivela un’illusione. È ancora Valzania a battere Melgrati e riportare in avanti la squadra di Baldini. E questa volta la squadra di Gorgone cede di schianto. Arena e Cangiano vanno vicino al tris, Ferraris invece lo trova, 3-1. È il colpo che chiude  i conti, quello che anticipa la prima gioia del 16enne Arena, all’esordio assoluto in Serie C, per il quattro a uno definitivo.