Andrea Lanfri guida la prima esperienza per amputati in montagna

Andrea Lanfri guida la prima esperienza per amputati in montagna

Redazione

di Redazione

LUCCA - Un progetto unico sulle Alpi Apuane per insegnare a camminare su terreni reali, ritrovare fiducia e condividere la forza del gruppo insieme all'alpinista ed ex atleta paralimpico che ha perso entrambe le gambe e sette dita delle mani a seguito di una meningite fulminante.

Il 20 settembre, sulle Alpi Apuane nella zona del Monte Matanna, si è svolta la prima edizione di WalkCamp 2026, l’iniziativa ideata da Andrea Lanfri e promossa dall’associazione Over All Limits APS, con il supporto di Ortopedia Michelotti e Össur. Un incontro unico, dedicato a persone con amputazioni agli arti inferiori, per imparare a camminare e a perfezionare il passo anche in montagna con le protesi: non solo attraverso esercizi tecnici, ma anche con un sostegno psicologico e motivazionale.

Andrea Lanfri, alpinista ed ex atleta paralimpico che ha perso entrambe le gambe e sette dita delle mani a seguito di una meningite fulminante, conosce sulla propria pelle la paura e lo smarrimento che seguono a un evento traumatico. Sa cosa significhi dover ricominciare da zero, affrontando dolore, fatica e la sensazione di avere due corpi estranei al posto delle gambe. Proprio per questo ha deciso di mettersi a disposizione come “special coach” e di trasformare la sua esperienza in un progetto concreto: un camp pensato per condividere tecniche, strategie e motivazioni con chi oggi si trova a vivere lo stesso percorso. Il WalkCamp è stato innanzitutto un’esperienza di gruppo: amicizia, altruismo, condivisione e amore per la montagna hanno accompagnato le attività della giornata. I partecipanti hanno affrontato esercizi di equilibrio, prove di utilizzo dei bastoncini in salita e discesa e test su terreni sconnessi per migliorare la stabilità e la fiducia nelle proprie protesi. Con loro era presente anche un tecnico ortopedico, che ha offerto indicazioni pratiche e piccoli adattamenti sul posto. In totale erano presenti 16 persone, immerse in un contesto di grande bellezza naturale, con un momento conviviale conclusivo al Rifugio Alta Matanna.

“Era dal 2020 che sognavo di realizzare un progetto come WalkCamp, e finalmente ci siamo riusciti”, spiega Andrea Lanfri. “Chi come me ha perso gambe o piedi spesso affronta la riabilitazione in centri dedicati, su terreni sicuri e controllati. Ma la vita reale è diversa: camminare in montagna, affrontare salite, discese e sentieri sconnessi, ti restituisce fiducia e consapevolezza che una palestra non potrà mai offrire. In natura impari davvero a conoscere le tue protesi, ma soprattutto a credere nelle tue possibilità. La fatica c’è, ma si supera: il giorno dopo resta solo l’energia positiva che ti spinge ad andare oltre i tuoi limiti”.

Questa prima edizione di WalkCamp segna l’inizio di un percorso che vuole diventare un appuntamento stabile: un’occasione per dimostrare che vivere la montagna, anche con le protesi, è possibile. Un invito aperto a chi ama la vita all’aria aperta e desidera scoprire quanto sia importante accettarsi, condividere e ritrovare forza camminando insieme.