CARRARA - 15 persone sottoposte a misure cautelari dai Carabinieri di Carrara per il giro di spaccio nato all'interno del liceo abbandonato, sgominato dal blitz dello scorso 18 ottobre. 12 gli indagati rintracciati dai militari, di cui due, trovati in possesso di cocaina e di più di un chilo di hashish, sono stati arrestati, e posti rispettivamente agli arresti domiciliari e confinati nel carcere di Massa.
Sono 15 le misure cautelari eseguite dai Carabinieri di Carrara nel blitz che ha portato a sgominare il giro di spaccio sviluppatosi all’interno della storica sede del liceo scientifico Marconi, in viale XX Settembre. L’indagine coordinata dalla Procura del Tribunale di Massa è iniziata nel gennaio del 2024, ed ha fin da subito accertato la presenza di episodi quotidiani di spaccio all’interno dell’immobile abbandonato, utilizzato anche come dormitorio da alcuni senza tetto. La pazienza dei militari ha quindi consentito di identificare 15 persone, 13 stranieri e 2 italiani, che, pur non avendo un’organizzazione propria, riuscivano a spacciare centinaia di dosi di cocaina e hashish. Tali indagini hanno inoltre portato al recupero di 340 grammi di cocaina, e alla conseguente segnalazione alla Procura di una ventina di assuntori, e all’arresto in flagranza di reato per 5 spacciatori. L’operazione è culminata con il blitz dei Carabinieri dello scorso 18 ottobre che , aiutati dall’unità cinofila, sono passati al setaccio dell’ex liceo Marconi e di alcuni immobili abbandonati nella zona della via Aurelia a Carrara e Massa. All’interno dell’edificio, uno dei sospettati ha tentato la fuga, scatenando un breve, ma pericoloso inseguimento, vista la non agibilità dello stabile. I militari sono quindi riusciti a rintracciare 12 dei 15 destinatari delle misure cautelari. Controlli e perquisizioni hanno inoltre portato il ritrovamento, nelle abitazioni di due degli indagati, complessivamente di 24 grammi di cocaina e più di un chilogrammo di hashish, portando così al loro arresto in flagranza di reato. Uno dei due è quindi stato messo agli arresti domiciliari, mentre il secondo è stato portato nel carcere di Massa.
