CAMPORGIANO - Riconoscimento per esaltare il lavoro per valorizzare e ricercare le radici e la tradizione della comunità.

Oggi Camporgiano è Città del Folclore. Lo ha sancito una sentita cerimonia svoltasi in questi giorni. L’attribuzione è un riconoscimento che va oltre al cartello posizionato all’ingresso del paese, ma è un segno importante anche per esaltare il lavoro di tutte quelle persone che in questi decenni hanno lavorato per valorizzare e ricercare le radici e la tradizione della comunità. Come non ricordare il maestro Giorgio Santarini, scomparso poco più di un anno fa. Ma anche Manola Rocchioli, la presidente del Gruppo Folclorico la Muffrina e poi Elena Bartolomasi, l’indimenticato sindaco Gabriello Angelini, e tutti coloro che hanno promosso a Camporgiano il Festival del Folclore. E naturalmente anche i sindaci Marco Comparini e l’attuale Francesco Pifferi.
Quello consegnato nel corso del consiglio comunale straordinario è stato inoltre anche un riconoscimento alle varie generazioni di ballerini e musicisti che hanno permesso di far vivere il folclore e far conoscere Camporgiano nel mondo. A consegnare l’attestato ufficiale, per conto della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, oltre a vari dirigenti il presidente Gerardo Bonifati. La cerimonia si è conclusa con l’attesa esibizione del Gruppo Folclorico La Muffrina, con le note della Filarmonica Mascagni e con il contributo del Laboratorio Contafole fondato proprio da Giorgio Santarini, che è stato anche tra i fondatori del gruppo La Muffrina.