ALTOPASCIO - La campagna nazionale di Legambiente ha fatto tappa in Toscana. Protagonista Essity con i suoi stabilimenti di Altopascio, Porcari e Collodi, che hanno avviato un percorso di trasformazione industriale orientato all'efficienza energetica, alla decarbonizzazione e all’economia circolare.

Da oggi Legambiente annovera anche Essity tra le migliori best practice italiane nell’ambito della campagna nazionale I cantieri della transizione ecologica riconoscendo il suo impegno concreto e innovativo nella sostenibilità ambientale. Con questa iniziativa, Legambiente racconta progetti ed esperienze virtuose che promuovono la transizione ecologica ed energetica nel nostro paese, generando importanti benefici ambientali, economici e occupazionali.
Nonostante i costi elevati, le normative complesse e una burocrazia spesso penalizzante, sempre più aziende italiane scelgono di investire nella transizione ecologica, trovando un equilibrio tra sostenibilità ambientale e competitività produttiva. Un caso emblematico Essity con i suoi tre stabilimenti di Altopascio, Porcari e Collodi – specializzati nella produzione di carta “tissue” come fazzoletti, carta igienica, rotoli da cucina e tovaglioli – scelti come protagonisti della 32esima tappa in Toscana della campagna nazionale di Legambiente “I cantieri della transizione ecologica” che riprende il suo viaggio per raccontare di progetti, innovazioni e iniziative che promuovono la sostenibilità ambientale in Italia, che meritano di essere replicati.
Nello stabilimento di Altopascio è in atto un percorso di trasformazione industriale per ridurre l’impatto ambientale della produzione con interventi di efficienza energetica, decarbonizzazione e uso circolare delle risorse. Al cuore dell’evoluzione green c’è il progetto “ReEnergy”: il nuovo sistema avanzato di cogenerazione ad alto rendimento, attualmente alimentato a gas naturale ma progettato per essere compatibile con l’idrogeno, che produce sia energia elettrica che termica, riducendo sprechi e consumi di risorse energetiche. L’impianto, infatti, ha già consentito una significativa riduzione dell’energia acquistata dalla rete, contribuendo al taglio del 60% delle emissioni di NOx. A supporto della decarbonizzazione, lo stabilimento di Altopascio è anche dotato di un impianto fotovoltaico che genera circa 180 MWh l’anno, evitando l’emissione di quasi 50 tonnellate di CO₂. Anche la risorsa idrica è al centro dell’impegno ambientale dello stabilimento: ad Altopascio è stato infatti installato un sistema di raccolta e riutilizzo dell’acqua piovana che consente di soddisfare fino al 25% del fabbisogno del sito con risorse non potabili. Con una capacità annua di recupero pari a 45.000 metri cubi, ossia l’equivalente di 18 piscine olimpioniche, l’impianto contribuisce alla strategia di riduzione dell’uso di acqua dolce, con l’obiettivo di raggiungere un calo del 25% entro il 2032.
Questa mattina l’impianto di Altopascio ha ospitato una visita e una conferenza stampa con la partecipazione di: Serena Carpentieri, vicedirettrice generale di Legambiente; Andrea Minutolo, responsabile scientifico Legambiente; Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana; Stefania Pardini, Site Manager Altopascio; Stefano Berton, Enviromental Manager & Safety Specialist e Laura Deni, Responsabile Comunicazione Corporate di Essity Italia.
“L’industria manifatturiera italiana, leader in Europa, è posta oggi di fronte ad una sfida cruciale: trasformare la sostenibilità in una leva strategica per l’innovazione e la competitività – dichiara Serena Carpentieri, vicedirettrice di Legambiente – Gli interventi realizzati da Essity sono parte di un modello virtuoso, da replicare sempre più su scala nazionale, che dimostrano come, nel settore industriale, sia possibile ben coniugare l’eccellenza produttiva con il rispetto per l’ambiente e l’innovazione con la sostenibilità. Affinché ciò si realizzi in modo capillare, all’Italia serve un piano industriale fatto di semplificazioni, autorizzazioni veloci, controlli più adeguati, innovazione tecnologica, fonti rinnovabili e circolarità delle produzioni”. Massimo Minaudo, Country Manager di Essity in Italia: “Siamo orgogliosi di questo riconoscimento da parte di Legambiente, realtà con cui collaboriamo da anni e che ci supporta nell’individuare le strategie migliori per essere sempre più innovativi e sostenibili allo stesso tempo. Sappiamo che il percorso è lungo ma sfidante, ma allo stesso tempo imprescindibile per andare incontro alle esigenze dei nostri clienti e preservare le risorse del nostro Pianeta”.
“Sono felice di questo importante riconoscimento da parte di Legambiente, che premia il nostro impegno concreto verso la sostenibilità – commenta Stefania Pardini, Site Manager dello stabilimento Essity di Altopascio –. Un risultato che non sarebbe stato possibile senza la dedizione e la passione di tutte le persone che ogni giorno lavorano con responsabilità e attenzione per un futuro più green. Ringrazio l’azienda per il sostegno continuo e tutti i nostri collaboratori che rendono possibile questa trasformazione”.
Rimanendo in Toscana, anche negli stabilimenti Essity di Collodi e Porcari si stanno sviluppando progetti di economia circolare e riduzione dei rifiuti. A Collodi, il progetto “Crush” dal 2019 utilizza sottoprodotti agroalimentari — come residui di arance, mais e caffè — per produrre carta tissue biodegradabile e certificata Ecolabel, sostituendo fino al 15% della cellulosa tradizionale. A Porcari, grazie a una collaborazione con l’azienda T2D S.p.A., dal 2020 i fanghi di cartiera vengono riutilizzati come materia prima per laterizi, con una riduzione dei rifiuti in discarica dal 9,9% e nel 2020 allo 0,1% nel 2024. “I cantieri della transizione ecologica”: è la campagna di Legambiente che dal 2023 racconta la diffusione della transizione ecologica in Italia, attraverso le storie di cantieri, progetti e innovazioni che investono su sostenibilità ambientale ed economia circolare. Sul sito ufficiale disponibili approfondimenti, foto, video e gli aggiornamenti dei percorsi virtuosi messi in atto in tutta Italia da imprese, comunità e amministrazioni per contrastare la crisi climatica, promuovere la circolarità e costruire un futuro migliore. È possibile seguire il viaggio anche sulla pagina YouTube e i canali social di Legambiente con #cantieridellatransizione.
Essity è un’azienda leader globale nel settore dell’igiene e della salute. Le vendite vengono effettuate in circa 150 paesi con i marchi leader a livello mondiale TENA e Tork e con altri marchi forti come Actimove, Cutimed, JOBST, Knix, Leukoplast, Libero, Libresse, Lotus, Modibodi, Nosotras, Saba, Tempo, TOM Organic e Zewa. Nel 2024 Essity ha registrato un fatturato di circa 146 miliardi di corone svedesi (13 miliardi di euro) ed ha impiegato 36.000 persone. La sede centrale si trova a Stoccolma, in Svezia, ed Essity è quotata al Nasdaq di Stoccolma.