Le “invasioni digitali” all’archivio Arcivescovile

Le “invasioni digitali” all’archivio Arcivescovile

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Torna l’appuntamento con la cultura e l’arte condivisa via social e anche quest’anno Clip Comunicare, azienda di comunicazione ha organizzato un nuovo appuntamento con la manifestazione denominata " Invasioni digitali" e mirata alla condivisioni di foto sui social network.

Il territorio oggetto dell’invasione è stato quello dell’Archivio Storico Diocesano di Lucca, situato nel palazzo Arcivescovile in piazzale Arrigoni, grande tesoro nascosto nel cuore del centro storico. Al suo interno sono conservati oltre 25 fondi documentari di epoche diverse, dall’Alto Medioevo fino all’Età Contemporanea. Ma il più prezioso segreto celato all’interno delle sale dell’Archivio sono le oltre 1800 pergamene anteriori all’anno Mille, una parte delle quali risalenti all’epoca longobarda. Un corpus di rotoli e testimonianze che copre una memoria di oltre 1300 anni: il più antico documento conservato, infatti, è datato 685 d.C., ma trattandosi di un archivio vivo è in costante accrescimento.

Armati di smartphone i visitatori hanno potuto accedere ad alcune delle sale dell’Archivio Storico Diocesano, dove è stata data particolare attenzione al fondo diplomatico e alle pergamene longobarde, che hanno permesso all’Archivio di essere inserito del Registro Internazionale Memoria del Mondo dell’Unesco. Nella suggestiva cornice di ambienti realizzati per volontà dei vescovi lucchesi tra ‘500 e ‘600, è stato possibile vedere pergamene vescovili e pontificie, e tanti altri documenti appartenenti ai fondi più conosciuti e studiati.

Ed ecco che, in questa occasione, attraverso la condivisione di foto, immagini ed esperienze si sono create nuove modalità di conoscenza e promozione della cultura.