Santa Croce, l’Arcivescovo: “Accogliamo i profughi come accogliemmo il Volto Santo”

Santa Croce, l’Arcivescovo: “Accogliamo i profughi come accogliemmo il Volto Santo”

Redazione

di Redazione

LUCCA - L'Arcivescovo Castellani dopo le polemiche sulla partecipazione dei profughi alla Luminara: "Anche il Volto Santo è arrivato in barca attraversando il mare, e la città lo ha accolto".

Alla fine la pioggia non ha disturbato più di tanto la Luminara 2015. La processione si è svolta regolarmente anche se con una partecipazione minore rispetto agli anni precedenti. Soprattutto perchè in molti, proprio a causa delle previsioni del tempo negative, hanno preferito rimanere a casa. Il corteo è quindi arrivato più rapidamente del solito in Cattedrale, anche per evitare che i partecipanti potessero essere sorpresi da qualche scroscio di pioggia.

Al di là del maltempo la processione di quest’anno sarò ricordata in particolare per la presenza in corteo di circa ottanta profughi pesenti in lucchesìa. E’ stata un’iniziativa dell’Arcivescovo Castellani sostenuta dalla Caritas per sottolineare il valore dell’accoglienza. I profughi sono stati fatti sfilare tra la parte religiosa e quella civile del corteo, assieme ad una ventina di rappresentanti delle associazioni di volontariato.

I profughi sono stati accolti dall’Arcivescovo con una stretta di mano al loro ingresso nella Cattedrale. Sull’opportunità di farli sfilare in processione e sulle modalità della loro partecipazione ci sono state alcune polemiche nei giorni scorsi. Il gruppo consiliare di Forza Italia, ad esempio, ha deciso di non partecipare in forma ufficiale alla processione in segno di protesta. E anche sui social network sono fiorite discussioni tra favorevoli e contrari.

Sull’argomento è tornato l’Arcivescovo Castellani, nella sua omelia nel corso del pontificale di Santa Croce. “Il Volto Santo è di colore nero – ha detto l’Arcivescovo – ed è arrivato a Lucca attraversando su una barca il mare, e la città lo ha accolto. Chiedo che la stessa attenzione, fiducia, amore ed accoglienza vadano verso ogni prossimo in difficoltà, italiani e stranieri”.

L’Arcivesco ha inoltre sottolineato che il problema dell’immigrazione è complesso e richiede politiche di integrazione ragionate, realistiche ed europee. La dignità umana però è al primo posto e il dovere di prima accoglienza precede e supera qualsiasi altra considerazione.

Come da tradizione, all’inizio del pontificale è stato eseguito il rito dell’incendio della stoppa, che brucia in un attimo per ricordare a tutti i fedeli come passano rapidamente la gloria e gli onori del mondo.