Virtus Lucca, i suoi primi 40 anni

Virtus Lucca, i suoi primi 40 anni

Guido Casotti casotti@noitv

di Guido Casotti casotti@noitv

ATLETICA - Indimenticabile serata al "Moreno Martini" per la festa dei 40 anni della Virtus CR Lucca. In passerella gli atleti di ieri e di oggi che hanno fatto la storia del glorioso sodalizio biancoceleste. Presente anche il presidente della Fidal Alfio Giomi. Intanto si apre uno spiraglio per ospitare in futuro la finale Oro a Lucca.

 

40 anni, ma forse anche 70, in una serata. Sulla pista coperta del Moreno Martini la Virtus ci ha provato e c’è anche riuscita. Una bella festa per celebrare la lunga e gloriosa storia dell’atletica leggera lucchese: dal 1975 ad oggi, ma andando ancora più a ritroso nel tempo. Si muovono anche i vertici della federazione con il presidente Alfio Giomi che appone la sua preziosa firma sul pannello adibito a tale scopo. Grazie al numero uno federale è emersa la notizia della serata. La Fidal ha infatti  fissato un accordo con il Credito Sportivo pari a 10 milioni di euro a tasso zero. Messaggio importante raccolto e recepito anche dal sindaco di Lucca Tambellini presente in sala. Ciò significa che il sogno della Virtus di ospitare una finale Oro e altre manifestazioni di rilievo potrebbe anche diventare realtà. Il rifacimento della pista è, e rimane la priorità dell’impianto lucchese. Ma la serata è stata arricchita anche dalla presenza di grandi campioni. Tra questi Fabrizio Mori, Nicola Vizzoni, Claudia Coslovich: gente che ha scritto pagine memorabili. E poi gli atleti virtussini a cominciare da Marcel Jacobs Lamont che sta recuperando dal grave infortunio, e tutti gli altri che solo due mesi fa hanno contribuito al magnifico settimo posto nella finale di Jesolo. Inoltre abbiamo conosciuto anche i tre volti nuovi per il 2016: Simone Serafini, Matteo Taviani e Geovany Paz Soto. Ma la società del presidente Montinari, quantomai emozionato, ha voluto giustamente celebrare anche gli atleti del tempo che fu. Gente come Simi, il povero Moreno Martini cui è intitolato l’impianto, Franco Grossi e tanti altri che nell’immediato dopoguerra portarono Lucca ai vertici nazionali. Chiaro che in ogni chiamata sul palco, in ogni premiazione e in ogni parola si voleva ritagliare un angolo di tempo e di spazio per una Virtus Lucca che non ha dimenticato il proprio glorioso passato, che si gode il suo magnifico presente, ma che guarda soprattutto ad un futuro luminoso e ricco di prospettive.