La Regione approva il nuovo piano cave

La Regione approva il nuovo piano cave

Redazione

di Redazione

E’ legge la nuova normativa sulle cave. Almeno il 50 per cento della filiera del marmo deve rimanere sul territorio: i blocchi di marmo da taglio saranno lavorati in loco.

E’ legge la nuova normativa sulle cave. Almeno il 50 per cento della filiera del marmo deve rimanere sul territorio: i blocchi di marmo da taglio saranno lavorati in loco. E’ questa la novità principale contenuta nel piano che ha avuto il via libera del consiglio regionale della Toscana e che modifica la legge regionale del 2015.  L’aula si è espressa a maggioranza con 22 voti a favore del Pd e gruppo misto- art.1/mdp, l’astensione dei consiglieri del movimento 5 stelle e dieci contrari del resto delle opposizioni. Il nuovo provvedimento regola concessioni, estrazioni e lavorazione nelle cave. Ad illustrare il provvedimento all’aula è stato il presidente della commissione Sviluppo economico e rurale Gianni Anselmi.

Sono state approvate le modifiche proposte dal Partito democratico, in alcuni casi sottoscritte anche dai gruppi di minoranza, come quelle relative alla sospensione e decadenza dell’autorizzazione. Come spiegato dal presidente della Commissione ambiente Stefano Baccelli vengono inserite, tra le cause, le gravi e reiterate violazioni degli obblighi retributivi previsti nei contratti di lavoro collettivi. Ha ottenuto l’ok dell’aula anche la proroga del termine per l’approvazione del piani attuativi dei bacini estrattivi delle Alpi Apuane al 31 dicembre, “previo accordo con il Mise”.

L’assemblea ha respinto le proposte presentate dalle minoranze, come quella di Forza Forza Italia e Fdi che punta a fare chiarezza sulla definizione di ‘cava dismessa.