Sequestrato un autolavaggio dalla Guardia Costiera: era sprovvisto di autorizzazioni di scarico delle acque reflue

Sequestrato un autolavaggio dalla Guardia Costiera: era sprovvisto di autorizzazioni di scarico delle acque reflue

Massimo Mazzolini

di Massimo Mazzolini

MASSAROSA - Sequestrato dalla Capitaneria di porto di Viareggio un impianto di autolavaggio di circa 1000 mq. nel comune di Massarosa. Il provvedimento adottato mercoledì 14aprile, rientra nell'ambito di controlli a tutela dell'ambiente. I militari, con l’ausilio di tecnici Arpat hanno accertato numerosi illeciti ambientali compreso lo sversamento di acque reflue nella Gora di Stiava emissario del Massaciuccoli e confluente nel canale Burlamacca.

Il titolare, inoltre, procedeva con lo stoccaggio in modo incontrollato di un certo quantitativo di fanghi contenuti in vasche, derivanti dalle operazioni di lavaggio, che costituivano una potenziale fonte di inquinamento. L’attività di indagine, condotta sotto la direzione della Procura di Lucca, è risultata complessa e difficile. Inoltre, sempre in tema di rifiuti, è emerso che l’impresa ha illegalmente commercializzato residui liquidi derivanti dal lavaggio delle autocisterne che trasportano olii e grassi commestibili. Nel corso dei controlli i militari e Arpat hanno anche constatato che il gestore dell’impianto aveva realizzato senza autorizzazione una fossa settica interrata per convogliare i reflui urbani dei locali igienici presenti all’interno di 2 box prefabbricati. Dopo avere informato la Magistratura, è scattato il sequestro preventivo dei rifiuti e di tutte le aree operative per complessivi 1.000 metri quadrati, deferendo il responsabile all’Autorità Giudiziaria.