Lucchese, ora è profondo rossonero e Pagliuca rischia

Lucchese, ora è profondo rossonero e Pagliuca rischia

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO C - Si acuisce la crisi dei rossoneri all'indomani della pesante sconfitta interna con il Pontedera. Da tre mesi a questa parte i numeri sono impietosi e adesso anche la posizione di Guido Pagliuca non è così salda. Giovedì e domenica incombono altre due partite interne con Virtus Entella e Fermana e sbagliare ancora sarebbe deleterio. Forse urge una scossa.

Quando Riccardo Collodel l’ha incornata così su cross al bacio da Baldan dalla corsia destra in tribuna hai avuta netta l’impressione che comunque nulla era ancora fatto. Il vantaggio maturato alla fine del primo tempo nel derby sul Pontedera non ha dato tuttavia mai al cronista l’impressione che sarebbe stata una vittoria facile, un ritorno alla vittoria dopo tre mesi esatti. Ed infatti nella ripresa, per la serie io l’avevo detto e forse tutti l’avevano capito, una squadra in chiara difficoltà si è fatta subito sorprendere dopo 17 secondi da Benedetti e poi trafiggere da Magnaghi che già aveva creato problemi nel primo tempo. E’ la sintesi un pò spicciola del match, lo specchio di una crisi annunciata e che puntualmente è arrivata. Del resto i numeri sono impietosi con sette punti raccolti, una miseria, nelle ultime undici partite, che la media (andate pure a farla) è da retrocessione diretta, cioè da ultimo posto. Ne consegue che la classifica si è fatta preoccupante, e questo va detto, altrimenti ci prenderemmo tutti in giro. Inutile, anzi pericoloso, guardare davanti. La Lucchese, questa Lucchese scombiccherata che col tempo ha perso uomini e gioco, deve guardarsi alle spalle perchè da dietro rinvengono e ci sono squadre in grande spolvero. Tutto questo mette in discussione anche la posizione di Guido Pagliuca perchè il responsabile tecnico è lui e se lo lodavamo a novembre dobbiamo adesso criticarlo. Qualcuno, inutile nasconderlo vorrebbe la sua testa per cercare di dare la classica scossa ad un ambiente depresso e quasi avviluppatosi su stesso in una pericolosa spirale. Anche all’interno della società pare ci siano anime diverse tra chi vorrebbe cacciarlo subito e chi vorrebbe concedergli un’altra chance. Tempo di sicuro non ce n’è e il campionato non aspetta. Incombono altri due impegni ravvicinati che in altri tempi avrebbero indotto all’ottimismo: le gare casalinghe con Virtus Entella (giovedì sera) e quella di domenica prossima con la Fermana. Visto l’andazzo saranno due battaglie da combattere con una squadra rabberciata dalle assenze e con il morale sotto i tacchetti degli scarpini. Ma è in questi momenti che si capisce lo spessore di un gruppo e di una società. Vecchia Pantera se ci sei batti un colpo altrimenti tutto rischia di complicarsi e di precipitare.